L’Immagine ci viene donata direttamente dal Cuore Immacolato di Nostra Madre, che l’ha richiesta ufficialmente nella Sua Apparizione. Essa è ricchissima di significati biblici-teologici; che solo mediante una particolare illuminazione del Divino Spirito comprendiamo meglio. Secondo le rivelazioni a Mario, l’Immagine dell’Apparizione annuncia la Seconda Pentecoste dello Spirito Santo, da tempo attesa e invocata. La Madre di Dio, nella Sua Visitazione a Mario, indossa una lunga veste bianca con fascia dorata alla vita. La veste bianca simboleggia la Sua ineffabile purezza e l’ Immacolata Sua Concezione, in vista della Sua maternità divina. Ella è Colei che, preservata dal peccato originale, ha mantenuto la Sua integrità in tutto, facendo della Sua vita un’ offerta continua al Padre in unione al Figlio. La fascia dorata, che avvolge i Suoi fianchi, richiama la Sua grande regalità: Regina dell’Universo, incoronata alla destra del Cristo Re, quale Sovrana Universale. E’ d’oro, perché l’oro nel tempo non si degrada: Maria è Colei che, nell’eternità, appartiene alla Trinità, risplendendo di luce non propria ma dell’ Altissimo, l’ Incorrotta. La sopraveste celeste richiama l’appartenenza al Cielo, la Casa nella quale i giusti risiedono per lodare e benedire “Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente” (Ap. 1, nella quale Ella dimora quale Assunta in Cielo in corpo ed anima. Il Paradiso è la meta che ogni cristiano si impegna a raggiungere, affidandosi alla Divina Misericordia del Creatore. Nostra Madre ci indica il Cielo e ce lo fa vivere quasi in anticipo, facendoci dono della conversione e facendoci fare esperienza di Cristo sulla Terra, dandoci la chiave della felicità già in questo mondo inquieto, accompagnandoci col Suo sorriso confortevole. Un lungo velo Le ricopre il capo e, scendendo delicatamente, ondeggia sotto un leggero vento, simboleggiante l’azione ininterrotta dello Spirito Santificatore, che soffia sui semplici che, sull’esempio di Maria Santissima, amano l’essenzialità e l’umiltà dell’anima, imitando in tal modo l’Eterna Sposa dello Spirito Santo. Avvolta dal velo purissimo, la Vergine richiama l’attenzione sulla Sua estraneità col peccato e i suoi effetti devastanti, disgregativi. Il velo rappresenta l’umiltà infinita della Vergine che si vela come forma di riverenza verso il Re dei Cieli e richiama ancora la Sua verginità perpetua. Intorno a Lei aleggia una Colomba Purissima che appare e si manifesta uscendo sotto forma di luce dal centro del petto della Vergine, svolazzando intorno al Suo corpo glorioso. Lo Spirito di Dio discende su di noi per la potente mediazione della Vergine che, quale Evangelizzatrice delle Nazioni, porta lo Spirito, il Divino Soffio in ogni dove mediante le Sue Visitazioni e i Suoi messaggi di Madre, operando conversioni radicali e segni prodigiosi. Tale Immagine annuncia di conseguenza la Seconda Pentecoste dello Spirito d’Amore. Come la prima volta lo Spirito discese sugli apostoli e Maria riuniti in preghiera, nello stesso modo discenderà sugli apostoli degli ultimi tempi. Lo Spirito Santo é la fonte e l’ Operatore d’ogni santità. Il Suo ruolo, nella santificazione della Vergine Maria, eccelle tra tutte le altre operazioni, potremmo dirlo il Suo Capolavoro, appartenente a tutta la Santissima Trinità, della quale lo Spirito ne è la manifestazione. Nella pienezza dei tempi lo Spirito coprirà con la Sua potenza l’umile Vergine di Nazareth. Lo Spirito Santo stende ancora la Sua ombra sulla Sua Immacolata Sposa per operare, mediante di Lei, la guarigione delle anime affrante e una Nuova Pentecoste per un rinnovamento spirituale. La Madonna mette, in questa Sua Apparizione, lo Spirito Santo al centro del Suo petto, affinché riscopriamo la Sua importanza e Lo invochiamo con fiducia. La Colomba è anche il simbolo dell’anima immersa nell’infinita quiete dell’ Eterno. Nelle Sacre Scritture è il simbolo della fine del Diluvio Universale. Quando Gesù fu battezzato una Colomba discese sul Suo capo, di conseguenza, lo Spirito di Dio viene sempre raffigurato da una Colomba nella rappresentazione iconografica dell’Annunciazione, della Trinità Divina. Nell’Immagine della Vergine della Riconciliazione vediamo la Madonna avvolta da un grande alone di Luce. Nella Bibbia questo simbolo apre e chiude la Rivelazione: le prime parole del Creatore infatti sono: “sia la Luce” (Genesi 1,3), e, al termine, viene affermato che per tutti gli abitanti della Celeste Gerusalemme “non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Iddio li illuminerà“ (Apocalisse 22, 5): é la Luce che la Signora ci porta, cioè Cristo. Cristo è la Luce e, secondo San Giovanni Apostolo, “Egli è’ la Luce degli uomini” (Gv 1, 4). Egli è la Luce che mette ben in evidenza le opere malefiche, ecco perché costoro amano le tenebre (Gv 3, 19). Sempre San Giovanni Apostolo ci riferisce le parole del Maestro: ”Io sono la Luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita“ (Gv 8, 12), di conseguenza la Vergine viene a ricordarci, con la luce della quale è avvolta, che il mondo è avvolto dalle tenebre senza Suo Figlio. L’alone di luce, che avvolge la Vergine nella Sua Apparizione, è anche la luce nella quale vive nell’eternità ad opera della Sua gloriosa Assunzione, é la luce divina che per i secoli eterni rifulge. Le rose dorate Le adornano i piedi scalzi. Il dorato richiama ancora la regalità dell’Immacolata. Agli inizi del Cristianesimo la rosa era coltivata in quanto le sue spine ricordavano la dolorosa passione di Cristo, ma, nel corso del tempo, questo bellissimo fiore si è andato associando automaticamente al culto mariano, il cui Cuore Immacolato é rappresentato come trafitto da spine di rosa. Essa è simbolo della riservatezza, infatti una rosa stilizzata a cinque punte fu molte volte utilizzata per ornare i confessionali con la dicitura “sub rosa“, sotto il sigillo della discrezione e del silenzio. Esse spesso emanano un delizioso profumo che ci ricorda l’offerta sacrificale, infatti anticamente il profumo era parte necessaria per rendere l’offerta a Dio gradita. Essa rappresenta molto bene la Vergine Santa. Nelle Litanie infatti la Madonna viene invocata come Rosa Mistica. La Beata Madre è Rosa Mistica in quanto è Vergine, Sposa, Regina. La Vergine è la Rosa che, con la Sua bellezza spirituale, attira lo sguardo del Sole Eterno, il quale, riflettendosi su di Lei, dona luce al mondo. In riferimento a Maria, quale Rosa, Giovanni Damasceno afferma: ”Rosa splendente di verginità, tutta olezzante dei profumi delle grazie“. I Padri hanno attribuito a Maria le proprietà della Sapienza: “Roseto in Gerico“ (Siracide 24, 14), “Pianta di rose su un torrente” (Siracide 39, 13), ”Fiore di rose nella stagione di primavera” (Siracide 50)