La verità delle Apparizioni.

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La verità delle apparizioni non dipende dal carattere o genere di vita dei veggenti. Purtroppo dobbiamo riconoscere che i teologi hanno codificato troppo i comportamenti nei fenomeni mistici e nelle rivelazioni private. Hanno stabilito loro come devono avvenire le “estasi”, come deve essere la loro vita prima, durante e dopo i favori celesti. Ne hanno fatto degli schemi assoluti, stabilendoli come criteri di giudizio per raggiungere la verità. E, stranamente, sia pure in buona fede, giungono a pretendere dalla Madonna… alcuni comportamenti secondo i loro canoni. Per fortuna la Madonna ha sempre dimostrato di sentirsi libera da ogni schema, di agire, volta per volta, in modi diversi, adattandosi ai tempi, ai luoghi, alle culture e soprattutto alle persone. Lei è libera di scegliere le modalità; modalità che si ripetono in alcuni casi e in altri no. Si è fatto un criterio assoluto, ad esempio, della salute psicofisica della veggente e della sua famiglia. Eppure la Madonna è apparsa anche a figli di alcolizzati. Del resto qualche tara ereditaria l’abbiamo tutti, in misura più o meno accentuata. Spesso si è preteso che già prima delle apparizioni i veggenti fossero dei modellini di santità e di ogni virtù che nel periodo delle apparizioni avessero già raggiunto le perfezioni e che, in seguito, tutta la loro esistenza facesse concorrenza a quella degli angeli. Si esigeva che fossero in tutto e per tutto coerenti con i messaggi ricevuti dal Cielo e che non dovessero sposarsi; perché si diceva: “Chi ha visto la Madonna non può sposarsi”. Come se lo sposo (o la sposa) del veggente entrasse in competizione con Maria. In realtà, la Madonna non ha paura di scegliere i suoi confidenti dalla “strada comune” e quotidiana della vita. Non ha paura di prendere i veggenti così come sono, con le loro tare familiari, con i loro difetti, le loro passioncelle, le loro sgradevolezze o le loro meschinità, proprio come il Suo Gesù ha scelto i suoi discepoli dalla “strada”, COSI’ COME LI HA TROVATI, con la loro rozzezza e ignoranza. Maria Santissima ha inoltre dimostrato di rispettare moltissimo i veggenti, specialmente se sono bambini nelle diverse fasi della loro età evolutiva. Se piccoli li lascia piccoli. Non li fa diventare adulti in un sol colpo. Non toglie loro i difetti o le tentazioni ma li invita e li incoraggia a superarli, a correggersi. Non li esime dallo sforzo quotidiano, non interviene per evitare loro cadute e il dovere ricominciare da capo. E permette perfino che la trasmissione dei suoi messaggi a volte sia condizionata, almeno parzialmente, dalla loro fragilità, dalla loro stanchezza, dai loro stati d’animo, dalla loro sensibilità, dalla loro capacità conoscitiva. Permette addirittura che talvolta dimentichino, che si confondano tra un apparizione e un’altra, che non afferrino bene il significato di qualche parola o di qualche concetto che trasmettano parzialmente, deformato in qualche dettaglio, che Lei ha rivelato loro. Come non impedisce che, in qualche modo, possa entrare in gioco la loro fantasia, il loro ragionamento e persino la loro interpretazione. Lascia che in certi momenti la pressione della folla li confonda, almeno temporaneamente, e li suggestioni con interpretazioni a cose che mai la Madonna si era sognata di dire, ma che il veggente, nella confusione mentale che gli hanno creato, pensa di aver udito. Per non parlare di palesi contraddizioni e di variazioni di particolari nelle diverse descrizioni. E permette che qualche veggente, affranto dalla stanchezza, dal logorio nervoso e dalla solitudine, giunga perfino a dire che non ha visto né udito niente, pur di essere lasciato un po’ in pace, tutto questo può permettere la Madonna e altro ancora. E allora dovremmo per tutto ciò accusare la Madonna solo perché ciò a noi non piace? O concludere che la Madonna non è apparsa e che i veggenti si sono inventato tutto, coscientemente o incoscientemente? O accusare la Vergine di non essere abbastanza chiara e di non averci dato sufficienti prove?Forse alcune apparizioni in questo secolo sono state troppo facilmente accantonate in attesa di fatti nuovi, quali? E quali sarebbero quelli convincenti? Non si sa. Non si può dimenticare che non tutte le apparizioni sono uguali, o rivestono la stessa importanza e nello stesso ambito. Alla sovrana libertà della Vergine Maria, ed ultimamente del Signore, circa il quando, il come ed a chi manifestarsi, corrisponde la libertà del fruitore di palesare la sua esperienza. Proprio la gratuità dell’apparizione esige il diritto e la libertà di manifestarla e di difenderla da parte del recettore. La Madonna non ha bisogno del permesso di alcuno per apparire e di fatto non lo chiede, anche se può chiedere la docilità alla Chiesa. Maria non dice mai ai veggenti di chiedere un’autorizzazione per poter parlare della visione. L’apparizione, infatti, è un carisma legato ad una persona in particolare, ma quasi mai è destinato a restare rigorosamente in ambito privato. 

(Cfr “La Madonna a Ghiaie di Bonate? Una proposta di riflessione”- Ed. Paoline)

“Adorate e riparate la SS. Eucarestia”.

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Adorate e riparate la SS. Eucarestia”.

Il 4 Agosto 2014, vigilia del quinto anno delle Apparizioni, la Madre Celeste è apparsa al Suo confidente lasciando l’Ostia Divina, così come aveva promesso tempo fa, in una delle Sue Visite personali al Piccolo della Quercia. La Madonna desidera mettere al centro della nostra vita Gesù Eucarestia, perciò dona questa presenza straordinaria di Gesù al Giardino Benedetto. Ecco il Messaggio dato lo scorso 4 Agosto:

Ai primi chiarori dell’alba che si effondono dolcemente nella casa del Giardino Benedetto un intenso bagliore mi desta: è Lei la Signora, vestita tutta di bianco lucente. Porta l’Ostia Divina tra le Sue candide mani. Con grande amore e riverenza, lascia l’Ostia Santissima nell’Ostensorio, che tempo fa fu donato in attesa che la Santissima Vergine portasse il Santissimo al Giardino, così come Ella stessa promise. La Madonna dice:

Sia lodato Gesù Eucarestia! Sono Io la Madre del Salvatore Gesù, Principe della Pace, Re delle Nazioni! Adoriamo, adoriamo l’Eucarestia, Fonte della Vita, Farmaco d’immortalità!”

Mi prostro in adorazione e vedo la Signora aprire l’ostensorio e deporre l’Ostia Santa.

Maria SS.:Alla vigilia del quinto anno della Mia Apparizione gloriosa, lascio in questo luogo, baciato dalla grazia trinitaria, Mio Figlio Gesù vivo e vero in quest’Ostia d’Amore. AdoraLo e riparaLo, piccolo Mio confidente. Pregate dinnanzi a Gesù Eucaristico presente in tutti i Tabernacoli del mondo e presente lì dove Io Lo porto per una speciale concessione dell’Altissimo”.

Alcune foto dell’Ostia Divina.

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La preghiera prediletta di Maria SS.

Il Santo Rosario.

La Madonna, sin dai primi tempi delle Apparizioni al Piccolo Mario della Quercia, ha richiamato le folle alla recita del Rosario, domandando di pregarlo in maniera completa (tutti e venti i Misteri) ogni 5 del mese, unitamente alla meditazione dei Suoi messaggi, intrisi di sapienza. Di seguito riportiamo le parti più salienti, delle esortazioni della Beata Madre, in merito al SS. Rosario:

Prega e fai pregare molto, in modo speciale il Mio Amato Rosario“ (5 Agosto 2009).

OffriteMi Rosari senza limiti, perché l’umanità ha tanto bisogno di preghiere. Figli Miei, pregate molto, perché solo la preghiera potrà sostenervi nell’ora della prova“ (7 Agosto 2009).

Il Santo Rosario, sia la vostra preghiera prediletta, perché esso vi difende dagli attacchi di Lucifero e vi immerge in Dio. Vi esorto, figli Miei , a pregare il Santo Rosario: esso è preghiera evangelica e meditativa. Vi introduce nel Mio Materno Cuore. Recitando le 200 Ave Maria, formerete una “corona di rose” che adornerà il Mio Cuore e quello di Cristo. Il Rosario vi indica la via da percorrere: quella del Santo Vangelo dell’Agnello Immolato. Col Santo Rosario, voi parlate con Me e con Dio. Allora, figli Miei, diletti: amate la Mistica Mia Corona e pregatela con fede. Più i giorni trascorreranno, più dovranno aumentare i Rosari per fare da argine alla degenerazione“ (10 Agosto 2009).

Figli Miei, pregate il Mio Santo Rosario, insegnatelo agli altri nell’umiltà del cuore”  (18 Agosto 2009).

Figli Miei, desidero che siano sempre assecondati i Miei desideri, e che si preghi con fervore il Mio Rosario, il quale vi otterrà la misericordia del Padre“ (23 Ottobre 2009).

La preghiera è linfa eterna: vi nutre di Dio. Nulla potrà scalfire la vostra fede, se pregherete di continuo Mio Figlio. Amate il Santo Rosario e pregatelo: Io vi esaudirò” (8 Dicembre 2009).

Cari figli, quest’oggi sono stata tra voi, durante tutta la preghiera del Mio Amatissimo Rosario, ed ho accarezzato ogni vostro capo, donando pace a chi l’aveva persa, a motivo della lontananza da Dio“ (5 Dicembre 2010).

Bimbo Mio, mira la Mia Santa Corona: in Essa è racchiusa la potenza della preghiera. Il Rosario, l’Arma Invincibile. Il Rosario, il santo strumento di liberazione dal torpore, che il Malefico vi porta. Pregatelo con amore, ardore, sentimento di riconoscenza alla Santa Chiesa di Dio, che ve lo indica come la prima pratica di pietà e preghiera evangelica. I Misteri meditati in esso, rappresentano la Mia vita e la vita di Gesù e della Chiesa nascente. Trarrai forza, insieme ai tuoi fratelli, dal pregarlo assiduamente. Il Mio Rosario, la preghiera dei semplici. Io sono con chi lo prega” (8 Dicembre 2010).

Cari figli, vi affido il Mio Amatissimo Rosario, ve lo affido sempre; pregatelo col cuore, perché il Rosario è preghiera evangelica” (5 Febbraio 2011).

La Madonna invita sovente alla recita continua del Santo Rosario, e con una bellissima e lunga Corona luminosa del Rosario Ella si manifesta a Mario, indicando la sua funzione salvifica e riparativa, per le anime che lo pregano devotamente. Come disse Nostro Signore: “tutto quello che chiederete con fede nella preghiera l’otterrete“ (Mt 21,22). La Vergine sottolinea l’importanza del Rosario come preghiera meditativa ed evangelica. Pregarlo in famiglia, arreca una grande gioia a Maria Santissima: le famiglie che pregano il Rosario nelle loro case, aprono le porte alla Madre Celeste ricevendo la Sua protezione materna. Se si prega insieme, si resta uniti in Dio. Non basta una preghiera generica. La preghiera autentica scaturisce dalla vera fede, esprime la vera fede, promuove la vera fede (lex orandi, lex credendi, lex vivendi), di conseguenza, la vera preghiera è cristocentrica, trinitaria, mariana. Il Rosario ha un ruolo di primo piano nel Messaggio di Brindisi. L’insistenza della Vergine, su tale pratica di pietà, deve farci riflettere. La Madonna ovunque è apparsa, si presenta col Santo Rosario, e ciò ci deve far capire l’importanza del Rosario, una preghiera da riscoprire e valorizzare personalmente e comunitariamente. Suor Lucia di Fatima scrisse che il Rosario diverrà preghiera liturgica, lo dichiarò nella sua lettera del 16 settembre 1970 a Madre Maria Josè Martins (compagna di Lucia al noviziato):

La preghiera del Rosario, o di una terza parte di esso è, dopo la Sacra Liturgia Eucaristica, quella che più ci unisce con Dio per la ricchezza delle preghiere di cui si compone, tutte venute dal Cielo, suggerite dal Padre, attraverso il Figlio e attraverso lo Spirito Santo: 

A) Il “Gloria” che recitiamo ad ogni mistero fu suggerito dal Padre agli Angeli, quando li inviò a cantarlo vicino al suo Verbo neonato, ed è un Inno alla Santissima Trinità.
B) Il “Padre Nostro” ci è stato insegnato dal Figlio ed è una preghiera diretta
al Padre.
C) L’“Ave Maria” è tutta impegnata di senso Trinitario ed Eucaristico: le prime parole furono suggerite dal Padre all’Angelo, quando l’inviò ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Verbo: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te“. Sei piena di grazia, perché in Te risiede la Fonte della grazia stessa; e poi la Tua unione alla Santissima Trinità che Tu sei piena di grazia. Mossa dallo Spirito Santo, Santa Elisabetta disse: Benedetta Tu fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno Gesù“. La Chiesa, pure mossa dallo Spirito Santo, ha aggiunto: “Santa Maria, Madre di
Dio, prega per noi peccatori, ora e nell’ora della nostra morte“.  Anche questa è una preghiera diretta a Dio, attraverso Maria: “Perchè sei la Madre di Dio, prega per noi.“ E’ preghiera Trinitaria, certo, perché Maria fu il Primo Tempio Vivo della Santissima Trinità… Maria Santissima è il primo
Tabernacolo Vivo, dove il Padre ha racchiuso il Suo Verbo. Il Suo Cuore Immacolato è la prima custodia che lo ha difeso, il Suo grembo e le Sue braccia furono il primo altare e il primo trono su cui il Figlio di Dio fatto uomo fu adorato, li adorarono gli Angeli, i pastori e i sapienti della terra.
Maria è il primo “sacerdote” che ha preso tra le Sue mani pure e immacolate il Figlio di Dio, Lo ha condotto al tempio per offrirlo al Padre come Vittima per la salvezza del mondo. Così il Santo  Rosario è, dopo la Sacra Liturgia Eucaristica, la preghiera che più ci riporta allo Spirito i Misteri della fede, della speranza e della carità… Il semplice ricordo dei Misteri ad ogni decade è un altro raggio di luce che sostiene nelle anime il lucignolo ancora fiammeggiante. Perciò il demonio gli ha fatto guerra! Il peggio è che è riuscito ad illudere e ad ingannare anime piene di responsabilità per la carica che occupano! Sono ciechi che guidano altri ciechi! (Mt 15 , 13)… E vogliono appoggiarsi al Concilio e non vedono che il Sacro Concilio ha ordinato che siano conservate tutte le pratiche che nel corso degli anni sono state fatte in onore dell’Immacolata Vergine Madre di Dio e che la recita del Santo Rosario, o di una terza parte, è una delle principali a cui, tenendo conto di quello che è ordinato dal sacro Concilio e dal Sommo Pontefice, siamo obbligati, cioè dobbiamo conservare… Io ho una grande speranza che non è lontano il giorno in cui la preghiera del Santo Rosario e la sua terza parte sarà dichiarata preghiera liturgica, si perché essa, tutta intera, appartiene alla Sacra Liturgia Eucaristica. Preghiamo, lavoriamo, sacrifichiamoci, abbiamo fiducia che “alla fine, il Mio Cuore Immacolato, trionferà“.
(Dal libro: “Lucia racconta Fatima”, Ed.Queriniana, 1977, pp. 168-169 )

La Vergine gradisce tale preghiera tanto da apparire sempre con la Corona del Rosario a Mario. I Misteri meditati con brevi tratti del Vangelo, sono un regalo per le nostre anime, che si dissetano alla fonte della preghiera meditativa. Recitare con amore il Rosario della Vergine Maria vuol dire semplicemente cercare il giusto modo di stare in dolce compagnia di Cristo e della Madre Celeste. Ecco perché la Madonna in tutte le Sue Apparizioni ne sottolinea l’importanza fondamentale di tale pratica di pietà ed al Giardino Benedetto è al centro della preghiera. Spesso, la Madonna, ha stretto tra le Sue mani la coroncina di Mario, benedicendola. Ogni gesto della Madre, costituisce un messaggio spirituale.
Giovanni Paolo II, grande innamorato della Vergine Santissima e del Suo Cuore Immacolato, il 2 Ottobre del 1988 ebbe a dire:

Recitare il Rosario significa mettersi alla Scuola di Maria ed apprendere da Lei, Madre e Discepola del Cristo, come vivere in profondità ed in pienezza le esigenze della fede cristiana. Ella fu la Prima Credente e, della vita ecclesiale, Ella nel Cenacolo fu centro di unità e di carità tra i primi discepoli del Suo Figlio. Nella recita del Santo Rosario non si tratta tanto di ripetere delle formule, quanto piuttosto di entrare in colloquio confidenziale con Maria, di parlare, di manifestare le speranze, di confidarLe le pene, di aprirLe il cuore, di dichiararLe la propria disponibilità nell’accettare i disegni di Dio, di prometterLe fedeltà in ogni circostanza, sopratutto in quelle più difficili e dolorose, sicuri della Sua protezione e convinti che Ella ci otterrà dal Suo Figlio tutte le grazie necessarie alla nostra salvezza. Recitando il Santo Rosario, infatti, noi contempliamo il Cristo da una prospettiva privilegiata, cioè da quella stessa di Maria, Sua Madre; meditiamo, cioè, i Misteri della Vita, della Passione e della Resurrezione con gli occhi e col Cuore di Colei che fu vicina a Suo Figlio. Siamo assidui alla recita del Rosario sia nella comunità ecclesiale, sia nell’intimo delle nostre famiglie: solo, sulla scia delle ripetute invocazioni, unirà i cuori e riaccenderà il focolare domestico, fortificherà le nostre speranze e otterrà a tutti la pace e la gioia del Cristo nato, morto e risorto per noi”.

Alcuni consigli sul modo corretto di pregarlo

Il Santo Rosario, nella sua forma attuale, fu ispirato dalla Madonna a San Domenico. Il Santo era impegnato per la conversione degli eretici Albigiesi, ed era molto afflitto per il comportamento di tanti cristiani. Si era ritirato in preghiera e penitenza in un luogo solitario presso Tolosa in Francia. La Madonna gli apparve e gli disse:Conosci, figlio Mio, il mezzo di cui la Santissima Trinità si servì per salvare il mondo? Questo mezzo è stato il saluto che Mi rivolse l’Angelo: l’Ave Maria. Anche tu serviti di esso per ricondurre a Dio i peccatori” (Dal libro: “Fatima, Santo Rosario e devozione al Cuore Immacolato di Maria “- Piccolo apostolato mariano, Carpena – Forlì, pag.56).

Coloro che recitano il Rosario devono immergersi nella contemplazione dei Misteri. Questa meditazione è l’anima del Rosario, che, senza di essa, sarebbe come un corpo privo di vita. Si faccia anche attenzione a due difetti comuni a coloro che pregano il Rosario. Spesso lo si recita senza sapere il motivo per cui lo si dice. E’ necessario invece chiedere, con la recita della Corona, qualche grazia particolare. Quando poi si inizia a pregare il Rosario, capita spesso di volerlo terminare al più presto, pur di togliersi l’impegno. Così lo si recita con una precipitazione incredibile. Non fa meraviglia che una simile preghiera resti senza frutto, e di ritrovarsi sempre gli stessi, anche dopo aver recitato mille o diecimila Rosari. Non c’è nulla che Dio non conceda alle anime devote del Santo Rosario e non vi è problema personale, politico, internazionale, sociale che non possa venire risolto con la Corona in mano, persino le guerre possono essere fermate con la pratica di quella che alcuni Santi hanno definito una sinfonia dolcissima, un canto infinito alla Mamma del Cielo. E’una preghiera semplice, ma che racchiude la sintesi della fede cattolica.
Giovanni Paolo II così si esprime parlando del Rosario: 
la mia preghiera prediletta…meravigliosa…”. E’ l’orazione più facile e più gradita alla Madonna e la sua efficace potenza è racchiusa nel sentimento di umiltà di chi la recita, perchè è rivolta a Maria che è la Mediatrice di tutte le grazie, la più umile di tutte le donne. Il Rosario quotidiano con la meditazione dei Misteri distrugge il peccato, la tentazione, sconfigge le potenze infernali più agguerrite e distrugge il demonio che non può resistere davanti a coloro che implorano coLei che egli odia senza fine, coLei che ha vinto ogni male con l’umiltà e l’amore!

La Mistica Corona

Riguardo la Corona, non molti ne hanno una considerazione chiara e il Papa scrive nella Lettera Apostolica sul Rosario: «Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la Corona”. Nella pratica più superficiale essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio per registrare il succedersi delle Ave Maria. Ma essa si presta anche ad esprimere un simbolismo che può dare ulteriore spessore alla contemplazione. A tal proposito, la prima cosa da notare è come la Corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell’orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre. In quanto strumento di conteggio, che scandisce l’avanzare della preghiera, la Corona evoca l’incessante cammino della contemplazione e della perfezione cristiana. Il Beato Bartolo Longo la vedeva anche come una catena” che ci lega a Dio. Catena, sì, ma catena dolce; tale sempre si rivela il rapporto con un Dio che è Padre. Catena filiale, che ci pone in sintonia con Maria, la Serva del Signore” (Lc 1,38), e, in definitiva, con Cristo stesso, che, pur essendo Dio, si fece “Servo” per amore nostro (Fil 2,7). Bello è anche estendere il significato simbolico della Corona al nostro rapporto reciproco, ricordando con essa il vincolo di comunione e di fraternità che tutti ci lega in Cristo» (RVM 36). La parola Rosario significa “Corona di Rose”. La Madonna ha rivelato, in diverse circostanze, che ogni volta che si dice una Ave Maria è come se si donasse a Lei una bella rosa e che con ogni Rosario completo Le si dona una Corona di Rose. La rosa è la regina dei fiori, e così il Rosario è la Rosa di tutte le devozioni ed è perciò la più importante. Il tuo Rosario, Maria, è fatto di rose che non periscono e non perdono mai il loro profumo. Quando dalla terra povera, oscura, facciamo salire la nostra preghiera, viene elevata fino a Te stessa per rimanere sempre nel Cielo omaggio perenne di amore”, così Jean Galot esprime il suo amore per il Rosario. La Corona del Rosario è come un serto di rose profumate e multicolori ai piedi di Maria. Nelle Apparizioni a Lourdes la Madonna ha mostrato la Corona del Rosario per indicare come preferisce questa santa preghiera. A Santa Bernardette mostrò la Sua lunga Corona ed invitò la piccola a prendere quella che portava addosso per recitare insieme il Rosario. La Madonna nell’incanto della grotta di Massabielle sgranava in silenzio la Corona quando la piccola recitava un’Ave Maria, poi Lei recitava il Gloria al Padre, chinando la testa. E cominciava con il Padre Nostro la nuova decina, facendo continuare la piccola Bernardette con le Ave Maria. Non dobbiamo mai tralasciare la Corona del Rosario, non solo portandola addosso, ma usandola spesso nella giornata, perché è la preghiera che la Madonna predilige e che Lei è venuta a chiedere dal Cielo. Lei stessa ha insegnato a recitarla bene, facendo scorrere fra le Sue dita la Corona del Rosario, comunicando alla piccola Bernardette come recitarlo, mostrandole come si usa la Corona, recitando davanti a lei il Padre nostro e il Gloria, ma assistendo con grande gioia alle Ave Maria che recitava la bambina. Quindi, la Madonna è sempre presente quando ognuno di noi recita il Rosario, perché La invitiamo a pregare con noi e veramente la Madonna si associa alla preghiera che ognuno di noi recita. Non siamo soli quando recitiamo il Rosario, ma la Madre di Dio è accanto a noi e prega per noi, con noi e in noi; non siamo inascoltati quando con amore e fiducia recitiamo le Ave Maria del Rosario, perché la Madre di Dio è sempre in affabile attesa di ascoltare le nostre invocazioni al suo dolce Nome. Non è sublime questo? Prova a rifletterci per un po’! Diventerà più fiduciosa la tua preghiera, più amore avrai per la Madonna, più considerazione avvertirai per il Rosario. Non ti staccherai più dal Rosario. Se la Madonna recita il Rosario con noi, questa preghiera è potente proprio per questo. Ecco perché la Madonna indica il Rosario come l’Arma potente. Anzi, è l’Arma più potente per combattere Satana e il suo esercito del male. La battaglia a livello spirituale che si combatte è terribile, e la nostra vittoria sul male non può avvenire senza l’aiuto della Madonna. Papa Giovanni Paolo II ha indicato a tutti la Corona del Rosario, l’ha mostrata ai giovani negli incontri e l’ha consegnata: Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la Corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la meditazione dei Misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il Suo Figlio”. Mons. Giuseppe Pullano, Vescovo del Santuario di Tindari, innamorato di questa potente preghiera, così ha scritto: Il Santo Rosario è il salterio di Maria, la preghiera più bella, quella che rende più onore alla Vergine e fa più bene a noi perché è un insieme di contemplazione e di orazione”.

Papa Leone XIII ha scritto nell’Enciclica Diuturni temporis”, proprio per evidenziare l’importanza della Corona: “…Questa meravigliosa Corona è un intreccio di 2 salutazioni angeliche, intercalate dall’orazione del Signore, unite dalla meditazione. Così composto, il Rosario costituisce la forma più eccellente di preghiera e il mezzo più efficace per conseguire la Vita Eterna. Poiché, oltre alla eccellenza delle sue preghiere, esso ci offre una salda difesa della nostra fede e un sublime modello di virtù nei Misteri proposti alla nostra contemplazione”.

Le 15 Promesse della Madonna al Beato Alano de la Roche (1428-1475)

  1. A tutti quelli che reciteranno devotamente il Mio Rosario, Io prometto la Mia protezione speciale e grandissime grazie.

  2. Prometto la Mia speciale protezione e le grazie più grandi a tutti coloro che reciteranno il Rosario.

  3. Il Rosario sarà una potente difesa contro l’inferno, distruggerà il vizio, diminuirà il peccato e sconfiggerà le eresie.

  4. Il Rosario farà fiorire la virtù e le opere buone; otterrà per le anime l’abbondante Misericordia di Dio; allontanerà dal cuore degli uomini l’amore per il mondo e per le sue vanità e lo innalzerà al desiderio delle cose eterne. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!

  5. L’anima che si raccomanda a Me attraverso la recita del Rosario non perirà.

  6. Colui che reciterà devotamente il Mio Rosario, meditando i suoi Misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia.  Se peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e otterrà la vita eterna.

  7. Chi avrà una sincera devozione per il Rosario non morirà senza i Sacramenti della Chiesa.

  8. Coloro che recitano con costanza il Rosario avranno, durante la loro vita e al momento della morte, la Luce di Dio e la pienezza della Sua grazia; al momento della morte parteciperanno dei meriti dei Santi in Paradiso.

  9. Io salverò dal Purgatorio coloro che sono stati devoti al Rosario.

  10. I fedeli del Rosario avranno grandissima gloria in Paradiso.

  11. Quello che chiederete con il Mio Rosario lo otterrete.

  12. Coloro che diffonderanno il Mio Rosario saranno soccorsi da Me in tutte le loro necessità.

  13. Io ho ottenuto dal Mio Divino Figlio che tutti i sostenitori del Rosario avranno come intercessori l’intera Corte Celeste durante la loro vita e nell’ora della morte.

  14. Coloro che recitano fedelmente il Mio Rosario sono tutti Miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

La devozione al Mio Rosario è un grande segno di predestinazione”.

La voce dei Sommi Pontefici:

Papa Adriano VI: Il Rosario vince sempre Satana”.

Papa Gregorio XIV: Il Rosario è estirpazione del peccato, recupero della grazia, accrescimento della gloria di Dio”.

Papa Urbano VIII: “Per mezzo del Rosario aumenta il numero dei cristiani più fervorosi”.

Papa Giovanni Paolo II: “Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità”.

Papa Pio X: Il Rosario è un’arma potentissima per mettere in fuga il demonio”.

Papa Leone XIII: Dio voglia che questa pratica di pietà riprenda da ogni parte il suo antico posto d’onore”.

San Luigi Maria Grignion de Montfort: Nessuna preghiera è più meritoria per l’anima e più gloriosa per Gesù e Maria del Rosario ben recitato”.

Il Rosario così come si prega al Giardino Benedetto

Il Santo Rosario si compone di 5 Misteri Gaudiosi – 5 Misteri Dolorosi – 5
Misteri Gloriosi e 5 Misteri Luminosi
che possono recitarsi nei seguenti giorni:
Lunedì 
(Gaudiosi) – Martedí (Dolorosi) – Mercoledì (Gloriosi) – Giovedì (Luminosi) – Venerdì (Dolorosi) – Sabato (Gaudiosi) e Domenica (Gloriosi).

All’inizio

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
– O Dio vieni a salvarmi;
– Signore vieni presto in mio aiuto. 
(Le seguenti preghiere vanno ripetute alla fine di ogni decina).
− Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio ora e sempre nei    secoli dei secoli. Amen
− Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno. Porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua Misericordia.
− Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo e Ti chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Ti amano.
− Lodato sempre sia il Santissimo Nome di Gesù, Giuseppe e Maria.
− San Michele Arcangelo, prega per noi.
− Santa Giovanna D’Arco, prega per noi.
− Maria, Vergine della Riconciliazione, prega per noi, per le nostre
famiglie e per il mondo intero.

Misteri Gaudiosi

Nel primo mistero gaudioso si contempla l’Annunciazione dell’Angelo a Maria.
Nel secondo mistero gaudioso si contempla la Visita di Maria S.s a S.Elisabetta.
Nel terzo mistero gaudioso si contempla la Nascita di Gesù a Betlemme.
Nel quarto mistero gaudioso si contempla la Presentazione di Gesù al tempio.
Nel quinto mistero gaudioso si contempla la Perdita ed il ritrovamento di Gesù fra i dottori del tempio.

Misteri Dolorosi

Nel primo mistero doloroso si contempla l’Orazione di Gesù nell’orto del Getsemani.
Nel secondo mistero doloroso si contempla la Flagellazione di Gesù.
Nel terzo mistero doloroso si contempla l’Incoronazione di spine di Gesù.
Nel quarto mistero doloroso si contempla la Salita di Gesù sul Calvario carico della Croce.
Nel quinto mistero doloroso si contempla la Crocifissione e morte di Gesù.

Misteri Gloriosi

Nel primo mistero luminoso si contempla il Battesimo di Gesù al Giordano.
Nel secondo mistero luminoso si contemplano le Nozze di Cana.
Nel terzo mistero luminoso si contempla l’annuncio del Regno di Dio con l’invito alla Conversione.
Nel quarto mistero luminoso si contempla la Trasfigurazione di Gesù sul Tabor.
Nel quinto mistero luminoso si contempla l’Istituzione dell’Eucarestia.

Misteri Gloriosi

Nel primo mistero glorioso si contempla la Resurrezione di Gesù.
Nel secondo mistero glorioso si contempla l’Ascensione di Gesù al Cielo.
Nel terzo mistero glorioso si contempla la Discesa dello Spirito Santo su Maria Vergine e gli Apostoli nel Cenacolo.
Nel quarto mistero glorioso si contempla l’Assunzione di Maria SS. in Cielo in anima e corpo.
Nel quinto mistero glorioso si contempla l’Incoronazione di Maria Vergine nella Gloria degli Angeli e dei Santi.

(Concludere il Santo Rosario con la preghiera del “Salve Regina” e le Litanie)

Signore, pietà — Signore, pietà
Cristo, pietà — 
Cristo, pietà
Signore, pietà — 
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci — 
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici — 
Cristo, esaudiscici
Padre che sei nei Cieli — 
abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo –
 abbi pietà di noi
Spirito Santo Paraclito, 
abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio, 
abbi pietà di noi.
Santa Maria, 
prega per noi
Santa Madre di Dio, 
prega per noi
Santa Vergine delle vergini, 
prega per noi
Madre di Cristo, 
prega per noi
Madre della Chiesa, 
prega per noi
Madre della divina grazia,
 prega per noi
Madre purissima,
 prega per noi
Madre castissima, 
prega per noi
Madre sempre vergine,
 prega per noi
Madre immacolata, 
prega per noi
Madre degna d’amore, 
prega per noi
Madre ammirevole per virtù, 
prega per noi
Madre del buon Consiglio, 
prega per noi
Madre del Creatore, 
prega per noi
Madre del Salvatore, 
prega per noi
Vergine prudentissima, 
prega per noi
Vergine degna di onore, 
prega per noi
Vergine degna di lode, 
prega per noi
Vergine potente, 
prega per noi
Vergine clemente, 
prega per noi
Vergine fedele, 
prega per noi
Specchio di perfezione, 
prega per noi
Sede della Sapienza, 
prega per noi
Fonte della nostra gioia, 
prega per noi
Tempio dello Spirito Santo, 
prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria, 
prega per noi
Dimora consacrata a Dio, 
prega per noi
Rosa mistica, 
prega per noi
Torre della santa città di Davide, 
prega per noi
Fortezza inespugnabile, 
prega per noi
Santuario della divina presenza, 
prega per noi
Arca dell’alleanza, 
prega per noi
Porta del Cielo,
 prega per noi
Stella del mattino, 
prega per noi
Salute degli infermi, 
prega per noi
Rifugio dei peccatori, 
prega per noi
Consolatrice degli afflitti, 
prega per noi
Aiuto dei cristiani, 
prega per noi
Regina degli angeli, 
prega per noi
Regina dei patriarchi, 
prega per noi
Regina dei profeti, 
prega per noi
Regina degli apostoli, 
prega per noi
Regina dei martiri, 
prega per noi
Regina dei testimoni della fede, 
prega per noi
Regina delle vergini, 
prega per noi
Regina di tutti i santi, 
prega per noi
Regina concepita senza peccato, 
prega per noi
Regina assunta in Cielo, 
prega per noi
Regina del santo Rosario, 
prega per noi
Regina della famiglia, 
prega per noi
Regina della pace, 
prega per noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo — 
perdonaci, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo — 
ascoltaci, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo — 
abbi pietà di noi.
Prega per noi, santa Madre di Dio — 
rendici degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo:

O Dio, il Tuo Unico Figlio ci ha acquistato con la Sua vita, morte e risurrezione i beni della salvezza eterna: concedi a noi che con il Santo Rosario della Beata Vergine Maria abbiamo meditato questi Misteri, di imitare ciò che contengono e di ottenere ciò che promettono. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

L’ulivo delle Apparizioni pubbliche.

La Madre di Dio nelle Apparizioni pubbliche giunge dinnanzi ad un albero d’ulivo, che rappresenta il Figlio Suo Divino, e nella Rivelazione pubblica del Vecchio e del Nuovo Testamento, il simbolo dell’ulivo ricorre molte volte. Ai piedi di quest’albero la Vergine Maria ha chiesto molte preghiere, suppliche e penitenze continue per riparare i peccati dell’umanità degenera e per allontanare i gravi flagelli, che ci siamo attirati, con il nostro peccare, promettendo vicino ad esso la Sua continua presenza. Pellegrini provenienti dall’ Italia e da altre Nazioni giungono numerosi, pregando il Rosario sotto l’ulivo dei celesti colloqui. L’ albero benedetto, vicino al quale la Madonna appare, è stato circondato da un recinto in ferro zincato, per proteggerlo e custodirlo. Molti sono i segni dati all’ulivo della benedizione e della pace, sopratutto sono stati osservati fenomeni luminosi molto particolari. Il Popolo di Dio è come un ulivo su cui i pagani, come rami selvatici, possono essere innestati. Gesù è la radice e la linfa che passa a ravvivare tutti i rami, quelli nuovi come pure quelli vecchi (Romani 11:17-18). Narra la Genesi che Noè, passati i 40 giorni del diluvio universale, per accertarsi che le acque si fossero ritirate liberò prima un corvo e poi una colomba, ma entrambi, dopo poco tempo, ritornarono all’Arca: segno che non avevano trovato nemmeno un lembo di terra dove posarsi. Dopo una settimana liberò di nuovo la colomba e questa volta essa ritornò con un ramoscello d’olivo nel becco. Ma perché proprio l’ulivo? Perché è una pianta desertica che può sopravvivere solo all’asciutto. Da quel momento l’ulivo assunse un duplice significato, diventò il simbolo della rigenerazione (la terra che tornava a fiorire) e il simbolo di pace e della riconciliazione di Dio con gli uomini. In questa ottica l’ulivo diventa una pianta sacra. La colomba prefigurava Maria Santissima e il ramoscello Gesù. La Madre, unita al Figlio nel vincolo della carità, a beneficio delle anime di chi accoglie i loro Cuori d’Amore. La colomba e il ramoscello d’ulivo sono ampiamente riconosciuti come simbolo di pace e di riconciliazione. Ricordiamo inoltre l’ingresso di Gesù a Gerusalemme quando, accolto con festa, la gente Lo saluta con ramoscelli d’ulivo e questo episodio della vita terrena di Gesù viene ricordato nella Domenica delle Palme. La Passione di Cristo inoltre ebbe inizio nell’Orto degli Ulivi, il quale viene ricordato, proprio dall’albero delle Apparizioni di Maria Santissima. Facciamo compagnia a Gesù, nel Suo Getsemani.

La Sacra Quercia di Gesù.

La Domenica delle Palme 2016, fu donata al Giardino una piccola quercia, rappresentante Gesù, Nostra Quercia; ma rappresentante anche ogni vero cristiano. Mario viene chiamato da Nostro Signore “Il Piccolo della Quercia”. Gesù disse a Mario che in questo caso la parola Quercia sta a rappresentare la Santa Croce, Albero di Eterna Vita.
La Quercia nell’antichità: Fin dai tempi più remoti, la quercia fu considerata albero sacro e oracolare. Il suo culto risale alla preistoria delle civiltà romana, greca e celtica. Considerata dai Celti la regina della foresta, gli aggettivi con cui la descrivevano erano forte e perfetta, grazie ai suoi imponenti rami, e salda per possedere della radici ancor più grandi. Era il simbolo della fertilità dei mesi solari, ma soprattutto simboleggiava la salda protezione, la forza primordiale e l’abilità di sopravvivere anche nei periodi più difficili. Spesso viene raffigurata come l’albero della vita”. E’ un albero che può vivere molto a lungo; alcuni esemplari hanno superato i 1000 anni di vita. La quercia è un albero che ha in sé il senso della completezza e dell’eternità, poiché sulla sua chioma nascono i fiori di entrambi i sessi. Portando con sé il seme maschile (il padre) e il seme femminile (la madre), possiede il dono di procreare un terzo (il figlio) che lei stessa è. Ne consegue che il numero 3 le appartiene. Tra i rami, sempre secondo i Celti, dimoravano gli dei del cielo, e proprio per questo, le navi, le porte di casa e gli scudi dovevano essere fatti con il legno della quercia. Le rappresentazioni che la quercia assume nella tradizione europea sono molto numerose. A causa delle sue grandi proporzioni è sempre stata considerata un albero cosmologico e antropologico per eccellenza, oltre che essere considerata come albero della saggezza”. Zeus l’aveva adottata come albero prediletto ed infatti la quercia rappresenta il Sole ma anche il cielo scuro e nuvoloso, il posto naturale del dio della folgore e del fulmine. I primi Greci chiamavano le querce pròterai matéres”, le prime madri”. Non stupisce quindi che le querce abbiano preceduto gli uomini, i padri degli uomini, cioè gli dèi, ed anche le api, che simboleggiano l’anima immortale e che abitano i tronchi scavati delle querce. Fu nel tronco spaccato di una quercia che i Dioscuri ellenici si nascosero dai loro nemici, ovvero nel grembo della madre”. Si dice che la quercia fu il primo albero che spuntò sulla terra e non fornì solo il miele, ma anche la ghianda (da cui il nome di balanofagi dato ai primi uomini). Secondo le credenze italiane, ceche, germaniche, serbe ecc. è un ciocco di quercia che, la vigilia di Natale bisogna far ardere sul fuoco, poiché essa è simbolo di rinascita, di avvento, di luce che torna dopo il buio. In nessun paese del mondo, però, si può pensare di trovare il culto della quercia così diffuso come nella Gallia dei Druidi, dove le querce hanno fatto, per moltissimo tempo, le veci delle case, quando anche il dio Teute stesso veniva rappresentato sotto l’aspetto di una quercia. Il culto della quercia, per un Druido, era analogo al culto della propria casa, del suo tempio, e del proprio paese.

Le Coroncine chieste dal Cielo.

Devozione alle Piaghe di Gesù.

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Sovente Nostro Signore e la Beata Madre hanno domandato di pregare e praticare la devozione alle Piaghe di Cristo come potente strumento di meditazione sulla dolorosa Passione dell’Amabile Redentore, ricordandoci che per le Sue piaghe fummo guariti“. Cristo domanda di pregare con ardore e fede, in modo particolare, la Corona delle Sante Piaghe per sconfiggere il male nell’umanità e per il ritorno all’Ovile Santo di coloro che si sono allontanati. La Corona fu rivelata, da Cristo stesso, alla Venerabile Suor Maria Marta di Chambon e durante le Apparizioni Celesti in Contrada Santa Teresa a Brindisi viene chiesta dai Santissimi Cuori Uniti di Gesù e Maria. In tal modo Gesù ci porta alla contemplazione della Sua Dolorosa Passione mediante le Sue Santissime Piaghe gloriose e luminose, invitandoci ad immergerci in Esse per uscirne rinvigoriti nella fede e nell’amore fraterno. Dobbiamo venerare costantemente le Sue Piaghe. I Sacri Cuori di Gesù e Maria hanno domandato la venerazione delle Sante Piaghe di Cristo come rimedio al male dilagante e imperante. San Pietro Apostolo afferma che Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle le sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime” (1Pt 2, 24-25).

A coloro che pregano la Corona delle Sante Piaghe di Cristo, sono concesse numerose grazie, secondo le promesse fatte dal Salvatore Gesù. Essa va recitata utilizzando una comune Corona del Rosario.

Ecco la preghiera della Corona, così come viene recitata al Giardino Benedetto:

Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
– O Dio vieni a salvarmi.
– Signore vieni presto in mio aiuto.
– Gloria al Padre……
– Credo…..

INVOCAZIONI

1- O Gesù Divin Redentore, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.
2-Dio Santo, Dio Forte, Dio Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. Amen.
3-O Gesù, per mezzo del Tuo Sangue Preziosissimo, donaci grazia e
misericordia nei pericoli presenti. Amen.
4-O Padre Santo per il Sangue di Gesù Cristo, Tuo Unico Figlio, Ti
scongiuriamo di usarci misericordia. Amen. Amen. Amen.

Sui grani del Padre Nostro si prega:

Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo,
per guarire quelle delle anime nostre.

Sui grani dell’Ave Maria si prega:

Gesù mio, perdono e misericordia per i meriti delle Tue Sante Piaghe.

Terminata la recita della Corona, si ripete per tre volte:

Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo per guarire quelle delle anime nostre.

Dal messaggi di Nostro Signore Gesù Cristo e della Vergine Maria del 28 Febbraio 2011, in merito alla devozione alle Divine Piaghe del Signore:

Adora le Mie Divine Piaghe, e chiedi perdono per le innumerevoli colpe degli uomini, Miei persecutori, a motivo del peccato. Dirai ai tuoi fratelli, che Io, il Signore, desidero che le Mie Piaghe siano pregate con speciale ardore. Figlio Mio, domando che le Mie Sante Piaghe siano pregate e venerate, invocando così la Divina ed Eterna Misericordia, sul genere umano sempre più lontano dal Mio Vangelo di Vita. Mi sia offerta, con fervente devozione, la Corona delle Mie Sante Piaghe aperte e sanguinanti, per redimere le anime dal peccato. Adoperati, affinché tale devozione sia diffusa e accolta”.

La Madre Celeste disse:

Siano invocate e meditate le Divine Piaghe del Mio Divin Figlio Gesù. Mio Figlio ha domandato che tale devozione sia diffusa e conosciuta. E’ la devozione che porterà luce in mezzo alle tenebre, diffuse nel mondo. Coloro i quali pregheranno e si immergeranno spiritualmente nelle Piaghe dell’Agnello Immolato, riceveranno la forza per sfuggire alle insidie del Maligno, saranno bagnati dal Preziosissimo Sangue di Cristo, vinceranno le opere del mondo con le loro seduzioni e trionferanno sull’azione nefasta dell’Anticristo”.

Nostro Signore Gesù Cristo si è così espresso ed ha fatto queste promesse a Suor Maria Marta di Chambon in merito alla recita devota della Corona delle Sante Piaghe:

Io accorderò tutto ciò che Mi si domanda con l’invocazione delle Mie Sante Piaghe. Bisogna spargerne la devozione.

  • 1)In verità questa Preghiera non è della terra, ma del Cielo e può ottenere tutto.

  • 2)Le Mie Sante Piaghe sostengono il mondo… ChiediMi di amarLe costantemente, perché Esse sono sorgente di ogni grazia. Bisogna invocarLe spesso, attirarvi il prossimo ed imprimerNe la devozione nelle anime”.

  • 3)Quando avete delle pene da soffrire, portatele prontamente nelle Mie Piaghe e saranno addolcite.

  • 4)Bisogna ripetere spesso vicino agli ammalati: ‘Gesù mio, perdono, ecc.’ Questa preghiera solleverà l’anima e il corpo.

  • 5)E il peccatore che dirà: ‘Eterno Padre, Vi offro le Piaghe, ecc…” otterrà la conversione. Le Mie Piaghe ripareranno le vostre.

  • Non vi sarà morte per l’anima che spirerà nelle Mie Piaghe. Esse danno la vera vita.

  • 6)A ogni parola, che pronunciate della Corona della Misericordia, Io lascio cadere una goccia del Mio Sangue sull’anima di un peccatore.

  • 7)L’anima, che avrà onorato le Mie Sante Piaghe e Le avrà offerte all’Eterno Padre per le anime del Purgatorio, sarà accompagnata in morte dalla Santissima Vergine e dagli Angeli ed Io, risplendente di gloria, la riceverò per incoronarla.

  • 8)Le Sante Piaghe sono il Tesoro dei tesori per le anime del Purgatorio.

  • 9)La devozione alle Mie Piaghe è il rimedio per questo tempo di iniquità.

  • 10)Dalle Mie Piaghe escono i frutti di Santità. MeditandoLe ,vi troverete sempre nuovo alimento di amore.

  • 11)Figlia mia, se immergi le tue azioni nelle Mie Sante Piaghe acquisteranno valore; le vostre minime azioni, ricoperte del Mio Sangue, appagheranno il Mio Cuore”.

Preghiera per domandare una grazia

Dilettissimo Signore mio Gesù Cristo, mansueto Agnello di Dio, io povero peccatore Ti adoro e considero la dolorosissima piaga della Tua spalla aperta dalla pesante croce che hai portato per me. Ti ringrazio del Tuo immenso dono d’Amore per la Redenzione e spero le grazie che Tu hai promesso a co­loro che contemplano la Tua Passione e l’atroce piaga della Tua Spalla. Gesù, mio Salvatore, incoraggiato da Te a chiedere quello che desidero, Ti chiedo il dono del Tuo Santo Spiri­to per me, per tutta la Tua Chiesa, e la grazia (chiedere la grazia che si desidera); fa che sia tutto per la Tua gloria e il mio maggior bene secondo il Cuore del Padre. Amen.

(Tre Pater, tre Ave, tre Gloria)

Devozione alle Lacrime di Maria SS.

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La devozione alle Lacrime della Santa Madre, viene praticata nel Giardino Benedetto ogni 4 del mese, durante la veglia in onore della Vergine Maria. Viene pregata in memoria delle Trasudazioni e Lacrimazioni di sangue del 5 e del 6 Marzo 2011. Ripetutamente la Madonna ha pianto dalle sue immagini o è apparsa nell’atto di piangere. Si possono ricordare, al riguardo, il miracolo della Madonna delle Lacrime di Treviglio, a Pietralba ( Bz), le Apparizioni della Madonna piangente a Santa Caterina Lebourè (1830), ai pastorelli de La Salette (1846), nel 1953 la lacrimazione del quadro di Siracusa .  Fu, però, l’apparizione alla suora brasiliana Amalia di Gesù Flagellato, missionaria del Divin Crocifisso ( ordine fondato da Mons.Code D. Francisco del Campos Barreto, Vescovo di Campinas San Paolo, Brasile) che diede origine ad una devozione speciale alle lacrime verginali: La  Corona delle Lacrime della Madonna.

Origine della Corona delle Lacrime di Maria SS.

L’8 Novembre 1929, infatti, mentre pregava offrendo sé stessa per salvare la vita di una sua parente gravemente ammalata, la suora udì una voce: Se vuoi ottenere questa grazia, domandala per le Lacrime di Mia Madre. Tutto ciò che gli uomini mi domandano per quelle Lacrime sono obbligato a concederlo”. Avendo la suora domandato con quale formula dovesse pregare, le indicò l’invocazione: O Gesù, esaudisci le nostre suppliche e le nostre domande. Per amore delle Lacrime della Tua Santa Madre”. Gesù le promise, inoltre, che Maria Santissima avrebbe affidato al suo Istituto questo tesoro della devozione alle Sue Lacrime. L’8 Marzo 1930, mentre stava inginocchiata davanti all’altare, si sentì come sollevata e vide una Signora di meravigliosa bellezza: le Sue vesti erano color viola, un manto celeste Le pendeva dalle spalle ed un velo bianco Le copriva il capo. La Madonna, sorridendo amabilmente, consegnò alla suora una corona i cui grani, bianchi come la neve, brillavano come il sole. La Vergine le disse:

Ecco la Corona delle Mie Lacrime. Il Mio Figlio l’affida al tuo Istituto come una porzione d’eredità. Egli ti ha già rivelato le Mie invocazioni. Egli vuole che Mi si onori in modo speciale con questa Preghiera ed Egli accorderà a tutti quelli che reciteranno questa Corona e Lo pregheranno in nome delle Mie Lacrime, grandi grazie. Questa Corona servirà ad ottenere la conversione di molti peccatori e in modo particolare quella dei seguaci dello spiritismo. Al vostro Istituto sarà riservato il grande onore di ricondurre in seno alla Santa Chiesa e di convertire un gran numero di appartenenti a questa setta nefasta. Il demonio sarà vinto con questa Corona e il suo impero infernale sarà distrutto”.

La Corona fu approvata dal Vescovo di Campinas che, anzi, autorizzò la celebrazione nell’Istituto della Festa di Nostra Signora delle Lacrime, il 20 Febbraio.

Corona delle Lacrime, così come si prega al Giardino Benedetto:

La Corona è composta di 49 grani, divisi in gruppi di 7 e separati da 7 grani grossi, e termina con 3 grani piccoli.

Preghiera preparatoria:

O Gesù, Nostro Divin Crocifisso, inginocchiati ai Tuoi piedi, noi Ti offriamo le Lacrime di Colei, che Ti ha accompagnato sulla Via Dolorosa del Calvario, con amore così ardente e compassionevole. Esaudisci, o Buon Maestro, le nostre suppliche e le nostre domande per l’amore delle Lacrime della Tua Santissima Madre. Accordaci la grazia di comprendere gli insegnamenti dolorosi che ci danno le Lacrime di questa Buona Madre, affinché noi adempiamo sempre la Tua Santa Volontà sulla Terra e siamo giudicati degni di lodarTi e glorificarTi eternamente in Cielo. Amen.

Sui grani grossi (7):

O Gesù, ricordaTi delle Lacrime di Colei che Ti amato più di tutti sulla Terra, e che ora Ti ama nel modo più ardente in cielo.

Sui grani piccoli (7 x 7):

O Gesù, esaudisci le nostre suppliche e le nostre domande:per le Lacrime e i Dolori della Tua Santa Madre, offerti per noi.

Alla fine si ripete 3 volte:

O Gesù, ricordaTi delle Lacrime di Colei che Ti ha amato più di tutti sulla Terra.

Preghiera conclusiva:

O Maria, Madre dell’Amore, Madre di Dolore e di Misericordia, noi Ti domandiamo di unire le Tue preghiere alle nostre, affinché il Tuo Divin Figlio, al quale noi ci rivolgiamo con confidenza, in virtù delle Tue Lacrime, esaudisca le nostre suppliche e ci conceda, oltre le grazie che Gli domandiamo, la corona della gloria nell’eternità. Amen.

Supplica alla Madonna delle Lacrime

Madonna delle lacrime, abbiamo bisogno di Te: della luce che si irradia dai Tuoi occhi, del  conforto che emana dal Tuo cuore, della Pace di cui sei Regina. Fiduciosi ti affidiamo le nostre necessità: i nostri dolori perché Tu li lenisca, i nostri corpi perché Tu li guarisca, i nostri cuori perché Tu li converta, le nostre anime perché Tu le guidi a salvezza. Degnati, o Madre buona, di unire le Tue lacrime alle nostre affinché il Tuo Divin Figlio ci conceda la grazia…(esprimere) che con tanto ardore noi Ti chiediamo. O Madre d’Amore, di Dolore e di Misericordia, abbia pietà di noi. (+ Ettore Baranzini – Arcivescovo)

Preghiera alla Madonna delle Lacrime

O Madonna delle Lacrime guarda con materna bontà al dolore del mondo! Asciuga le lacrime dei sofferenti, dei dimenticati, dei disperati, delle vittime di ogni violenza. Ottieni a tutti lacrime di pentimento e di vita nuova, che aprano i cuori al dono rigenerante dell’amore di Dio. Ottieni a tutti lacrime di gioia dopo aver visto la profonda tenerezza del Tuo Cuore. Amen (Giovanni Paolo II)

 Novena alla Madonna delle Lacrime

Commosso dalle tue lacrime, o Madre di misericordia, io vengo oggi a prostrarmi ai tuoi piedi, fiducioso per le tante grazie da te elargite, a te vengo, o Madre di clemenza e di pietà, per aprirti il mio cuore, per versare nel tuo cuore di Madre tutte le mie pene, per unire alle tue sante lacrime tutte le mie lacrime; le lacrime del dolore dei miei peccati e le lacrime dei dolori che mi affliggono. Riguardale, o Madre cara, con volto benigno e con occhi misericordiosi e per l’amore che porti a Gesù ti prego di consolarmi ed esaudirmi. Per le tue sante ed innocenti lacrime impetrami dal tuo Figlio Divino il perdono dei miei peccati, una fede viva ed operosa ed anche la grazia che umilmente ti domando… O Madre mia e fiducia mia, nel tuo Cuore Immacolato e Addolorato io ripongo tutta la mia fiducia. Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di me. Salve Regina…

O Madre di Gesù e Madre nostra pietosa, quante lacrime hai sparse, nel doloroso cammino della tua vita! Tu, che sei Madre, ben comprendi l’angoscia del mio cuore che mi spinge a ricorrere al tuo Cuore di Madre con confidenza di figlio, sebbene indegno delle tue misericordie. Il tuo Cuore ricco di misericordia ci ha aperto una novella fonte di grazia in questi tempi di tante miserie. Dal profondo della mia miseria a te grido, o Madre buona, a te ricorro, o Madre pietosa, e sul mio cuore in pena invoco il balsamo consolatore delle tue lacrime e delle tue grazie. Il tuo materno pianto mi fa sperare che tu benignamente mi esaudirai. Implorami da Gesù, o Cuore Addolorato, la fortezza con cui sopportasti le grandi pene della tua vita affinché io faccia sempre, anche nel dolore, la volontà del Padre. Ottenetemi, Madre, di crescere nella speranza e, se è conforme alla volontà di Dio, ottienimi, per le tue Immacolate Lacrime, la grazia che con tanta fede e con viva speranza umilmente domando… O Madonna delle Lacrime, vita, dolcezza, speranza mia, in te ripongo oggi e per sempre tutta la mia speranza. Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di me. Salve Regina…

O Mediatrice di tutte le grazie, o salute degli infermi, o consolatrice degli afflitti, o soave e mesta Madonnina delle Lacrime, non lasciare il tuo figlio solo nella sua pena, ma qual Madre benigna vienimi sollecitamente incontro; aiutami, assistimi. Accogli i gemiti del mio cuore e asciuga pietosamente le lacrime che rigano il mio volto. Per le lacrime di pietà con cui accogliesti il tuo Figlio morto ai piedi della Croce nel tuo materno grembo, accogli anche me, povero figlio tuo, e ottienimi, con la grazia divina, di amare sempre più Dio e i fratelli. Per le tue preziose lacrime, ottienimi, o amabilissima Madonna delle Lacrime, anche la grazia che ardentemente desidero e con insistenza amorosa fiduciosamente ti chiedo… O Madonnina di Siracusa, Madre di amore e di dolore, al tuo Cuore Immacolato e Addolorato affido me stesso; accoglimi, custodiscimi e ottienimi la salvezza. Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di me. Salve Regina…

(Questa preghiera è da recitarsi per nove giorni consecutivi)

 

Segni Divini.

 

 

Il Miracolo del sole

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Sin dagli inizi dei lieti eventi di Contrada Santa Teresa-Brindisi, la Vergine Maria offre molti segni nel cielo durante le Sue Visitazioni a Mario, concretizzando, così come ha fatto in tutti i luoghi dove Ella davvero appare, le promesse dall’ispirata Parola di Dio: Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo“ (Gioele 3:3-4) e le parole di Cristo: Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli saranno sconvolte“ (Lc 21:25-26). Diverse testimonianze scritte di persone, che hanno assistito a tali fenomeni nel firmanento, dimostrano la realtà e l’autenticità dei fatti accaduti. Il sole, in moltissimi giorni delle Apparizioni, ha danzato nel cielo, cambiato colore e assunto la forma di un’Ostia bianchissima con una Croce al suo centro o con l’immagine impressa della Vergine. Il Messaggio di Brindisi viene autenticato, oltre ogni ragionevole dubbio, da un miracolo straordinario che è appunto quello dei fenomeni solari. Dio concede i miracoli per un fondamentale scopo: fungere da prova divina per un insegnamento o un Messaggio. Un miracolo di tale ampiezza trova analogia nell’Esodo, nell’apertura del Mar Rosso. Alcuni hanno timore di riconoscere il tono apocalittico della Vergine in Contrada Santa Teresa- Brindisi, ma questo grandioso miracolo si colloca sulla stessa linea dei grandi avvenimenti narrati nell’Apocalisse e potrebbe anche essere definito miracolo apocalittico“. Ricordiamo che tale miracolo del sole è avvenuto anche a Fatima, alla “Grotta delle Tre Fontane” in Roma. Tale miracolo ha quindi un significato profetico. La Madonna non fa esibizionismi carismatici, ma catechesi mediante i Suoi segni; anche il miracolo del sole è una catechesi della Santa Vergine. Catechesi-rivelazione: il sole ricorda il Trionfo della Santissima Eucarestia sull’irriverenza e i gravi sacrilegi, mediante la riparazione eucaristica, alla quale Nostro Signore richiama spesso nei Suoi Appelli a Mario. Altre volte la folla ha assistito alla comparsa di globi e cerchi di color dorato intenso tra le fronde dell’ulivo, vicino dove la Signora si manifesta visibilmente al Suo confidente. Il dorato richiama la regalità di Cristo e di Maria, gli Unici che devono regnare nella nostra vita, ogni giorno. Spesso la gente percepisce un intenso e soave odore di rose freschissime o di incenso. Alcuni hanno la grazia di poter vedere chiaramente l’Immagine della Vergine vicino l’albero benedetto o udire la Sua dolcissima voce. Su molte foto appaiono segni luminosi. Il cinque settembre 2010 apparve, durante la preghiera, il Divin Volto di Gesù, in rilievo, come sofferente, che guardava verso la folla; di ciò, sono stati testimoni tanti increduli, che, dopo tali prodigi d’amore, si sono ricreduti ed hanno riacquistato la fede persa e la gioia di vivere in Cristo, attraverso la Vergine Maria, sotto la Sua protezione e col Suo sostegno di Madre.

Nel Messaggio, dato il 14 Novembre 2010, Nostro Signore rivelò:

Figliolo, molti segni ho dato per far riconoscere che qui, a Santa Teresa, lo Spirito è all’opera. Ho fatto danzare il sole e l’ho colorato dell’azzurro celestiale; esso ha anche pulsato ricordandovi in tal modo il Mio Sacro Cuore, che pulsa per voi d’un Amore Infinito. Fiumi d’Olio Santo, l’Olio della Consolazione e della Prosperità, sono scesi dalla statua della Tutta Santa. Ho mostrato alla gente il Mio Dolore di Uomo-Dio, mediante te, Mio confidente e martire. La Santissima Comunione Eucaristica è stata da Me e Mia Madre portata a te”.

La Madre Celeste, il 12 Febbraio 2010, disse:

Nei giorni a venire molti avranno conferma della Mia Venuta in questo Luogo, baciato dalla Pace di Cristo. Il sole danzerà per annunciare la Mia Apparizione. Le stelle danzeranno nella notte. I profumi celesti inebrieranno molti e molti altri segni saranno dati a conferma che il Mio Cuore ha piantato le Sue Radici qui. Dove Io giungo, i Divini Segni si manifestano. Tutto ciò è solo dato per condurvi a Dio“.

Come a Fatima e altri luoghi di grazia, l’Immacolata annuncia la Sua Venuta mediante i fenomeni solari e le illuminazioni prodigiose dell’ulivo, vicino al quale Ella si manifesta.

Trasudazioni di Sangue

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La statua della Vergine, donata a Mario nel mese di Giugno 2010 e posta nella Cappellina del Giardino Benedetto, ha trasudato sangue il cinque e il sei Marzo 2011 alla presenza della folla. La famiglia D’Ignazio ha autorizzato la raccolta e le analisi del sangue fuoriuscito dalla statua della Vergine, dichiarandosi disposta alla comparazione del DNA, come hanno riferito le cronache locali dell’epoca. Esso è risultato essere sangue umano, di conseguenza attribuibile alla Vergine Maria, come Ella stessa aveva anticipatamente rivelato al Suo confidente, dicendo: vi ho donato il Mio sangue di Mamma Universale“.

I testimoni hanno veduto, nel pomeriggio del cinque marzo 2011, la statua completamente pulita e poco dopo riempirsi lentamente di minuscole gocce di sangue su tutto il volto e la fronte e scivolare dei lembi sanguinosi che si sono depositati sul marmo, impregnandolo completamente. Fu una giornata di intense emozioni e sentita preghiera riparatrice, giornata di grazia, durante la quale molte anime hanno versato lacrime di pentimento per i propri peccati grazie a questo segno sanguinoso.

Nel messaggio la Madonna disse:

Figlioli, oggi vi ho parlato già mediante questo segno sanguinoso. Figlioli, quei pezzetti di sangue rappresentano il Mio Cuore fatto a pezzi da questa umanità apostata, sorda ai Miei Richiami. Quei pezzetti di sangue, rappresentano tutto il dolore del Mio Cuore insultato e coperto di pugnali, i pugnali dei molti peccati. Un tempo vi donai l’Olio della Consolazione del Mio Cuore, che vi confermava nell’Amore Mio Materno. Oggi vi ho donato il Mio Sangue di Mamma Universale. Cari figli, questo Sangue vi ricordi la Passione di Mio Figlio Gesù”.

E il sei marzo Nostro Signore Gesù Cristo, in merito alla cospicua trasudazione disse:

O uomini, Mia Madre sta versando il Suo Sangue Immacolato per la vostra crudeltà, per la vostra cecità, per la vostra depravazione. Il sangue, che voi mirate, è la catastrofe più volte annunciata e che ora si avvicina, portando migliaia di vittime. Rappresenta i flagelli, che scendono e scenderanno a purificare la Terra, che segue il Malefico, accecata dalle sue lusinghe diaboliche. Mia Madre vi sta mostrando il Suo grande dolore: ma ciò lo comprendete? Ora vi chiedo preghiera ardente e silenzio”.

Tutto ciò è avvenuto in prossimità del Tempo di Quaresima, ricordandoci l’immolazione di Cristo, la Vittima senza macchia, e il Suo Preziosissimo Sangue, versato per noi. Colei che ha partecipato intensamente ed intimamente al Sacrificio della Croce, ci ricorda tale mistero: il mistero del Dio fattosi uomo e sacrificatosi per noi. La Corredentrice ha ricordato i dolori dell’Agnello Redentore. Il sei Marzo la trasudazione si è intensificata visibilmente, tanto da ricoprire tutta la statua. Il sangue di Maria richiama direttamente il Sangue Preziosissimo di Gesù. Chi più di Lei ha partecipato all’immolazione del Figlio, meditato e compreso tale sacrificio? Chi più di Lei, può ricordarci tale evento storico? Sangue vuol dire vita, infatti “la vita di una creatura risiede nel sangue”(Levitico 17:11). Esso è sacro (Deuteronomio 12:23). L’importanza del sangue, come è stata data nell’Antico Testamento, presagiva l’importanza assoluta del Sangue di Cristo, la Vittima senza macchia: il Sangue che ci riscatta dal peccato e ci rigenera a vita nuova. Efesini 1:7 afferma: “nel quale (Cristo) abbiamo la remissione mediante il Suo Sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia“ e la prima lettera di San Giovanni, al capitolo 1,7 rivela: “ma se camminiamo nella luce, come Egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri e il Sangue di Cristo ci purifica da ogni peccato”. E ancora: “non con cose corruttibili, come argento o oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia“ (1 Pietro 1:18-19). Il Sangue di Gesù ha quindi fatto da ponte tra noi e Dio “ma ora in Cristo Gesù voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo” (Efesini 2:13) e l’Apostolo San Giovanni dichiara: “il Sangue di Gesù Cristo, Suo Figlio, ci purifica da ogni peccato“ (1 Giovanni 1:7). La Vergine ci richiama quindi al sacrificio retentivo di Suo Figlio mediante le trasudazioni di sangue avvenute dalla Sua statua, perché soltanto per mezzo del Sangue di Nostro Signore possiamo trovare la riconciliazione con Dio, della quale Ella ne è la Vergine. Nel Libro dell’Apocalisse vi è scritto: “sono quelli che sono venuti dalla grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello. Per questo essi sono davanti al Trono di Dio e Lo servono giorno e notte nel Suo Tempio”(Apocalisse 7:14-15). La Madonna, attraverso questo segno visibile, ci invita ad accogliere e benedire il Sangue di Gesù, il Sangue della Vita Eterna, dataci col Sacrificio dell’Agnello Divino. Nel Messaggio di Nostro Signore del sei marzo 2011, Gesù spiegò che le gocce di Sangue sono trasudate dal volto della statua, per ricordarci la Sua Agonia nel Getsemani e sulla fronte in memoria della sacra Sua coronazione di spine. Il segno della trasudazione dei quattro grumi, di un centimetro l’uno, dalla statua è unico nella storia della mistica cristiana. Essi rappresentano il Cuore dell’ Addolorata Madre, fatto “a pezzi” dal’ umanità apostata. Nel Vangelo di Luca c’è scritto: “se tacerete voi, grideranno le pietre“.

Effusioni d’Olio Santo

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Nelle veglie di preghiera del quattro del mese e nei giorni delle Apparizioni pubbliche, la statua della Madonna di Fatima, posta nella Cappellina delle Apparizioni, ha trasudato copiosamente olio profumato di rose, di un profumo intenso e dolcissimo che si espandeva in tutto il Giardino. La statua, durante la preghiera, iniziava a trasudare gocce d’olio, che pian piano si univano e scivolando riempendo tutto il basamento, sul quale la statua è posta, tanto d’esser poi asciugato dai devoti. Le trasudazioni prodigiose sono state osservate e ammirate da diversi fedeli giunti in Contrada Santa Teresa-Brindisi e alcuni hanno ricevuto grazie particolari di guarigione e liberazione, ad opera della preghiera unita all’uso dei fazzoletti intrisi d’olio santo, che l’Immacolato Cuore dona. Il venticinque agosto 2009, nel giorno della prima effusione d’olio santo, la Vergine della Riconciliazione disse:

Ancora una volta vi sto donando la Mia Consolazione mediante questo Santo Balsamo, che discende dal Tempio di Dio”.

Il quattro agosto 2011 la Regina dei Cieli disse:

O figli amatissimi, vi sto ungendo con il Mio Olio Santo e Puro, che vi conferma come Apostoli degli Ultimi Tempi. Il Malefico non vi colpirà, poiché l’unzione del Dio Vivente è su di voi”. 

Il cinque aprile 2013, dopo la trasudazione d’Olio Santo, la Signora disse a Mario di ungersi la fronte con un Segno di Croce e così fece il Suo strumento d’amore. Il cinque novembre dello stesso anno, ancora una volta la statua della Vergine di Fatima trasudò Olio abbondantemente, nel quale furono intinti i rosari dei pellegrini. Quel giorno la Santa Vergine disse:

Vi benedico tutti, figli diletti, ungendovi col Balsamo del Mio Amore: l’Olio Santo che discende dal Tempio di Dio”.

Approfondiamo gli insegnamenti biblici, per meglio comprendere i significati di questo grande segno, per meglio ringraziare la Beata Madre per tale unzione. Anticamente i Re venivano unti con olio, come anche i sacerdoti. L’unzione è segno di consacrazione, d’appartenenza e Maria Santissima ci unge con l’Olio del Suo Immacolato e Addolorato Cuore, per lenire le nostre ferite interiori e i nostri malanni fisici, per segnarci come appartenenti a Suo Figlio Gesù, proteggendoci contro le forze dell’Avversario, distruggendo cosi il suo potere malefico e conducendoci sul sentiero della luce santificante della Beatissima Trinità. Chi appartiene a Maria Santissima appartiene a Cristo. Non si giunge a Cristo senza la mediazione della Vergine. E’ l’unzione del Dio Vivente, che viene operata dall’Ancella del Signore, la Madre del Verbo.
La Madonna, ha chiamato questo Balsamo D’Amore
“l’Olio Santo della consolazione celeste”. Secondo la rivelazione biblica, l’olio è uno degli elementi naturali, che penetrando nel corpo diventa segno dell’intima grazia nel cuore dell’uomo. L’uso di ungere i malati e gli ossessi, affinché guarissero e fossero liberati, è molto diffuso nelle Sacre Scritture (Is 1:6; Lc 10:34; Mc 6:12-13; Ez 16:9- Sl 55). L’olio nell’Antico Testamento era materia di offerta (Lv 2:1) e veniva impiegato per consacrare, di conseguenza è un segno regale che mobilita ad una specifica missione, segno di consacrazione profetica-regale-sacerdotale (1Sam. 16:1-13). Ciò che è unto, nella Bibbia, è messo da parte per uno specifico servizio. L’olio dell’unzione era composto da diversi profumi, simbolo delle diversa capacità che l’Eterno concede ai suoi fedeli servitori. Tale unzione simboleggia la vera unzione spirituale, quella dello Spirito Santo, l’unzione potentissima che mette da parte i sette vizi capitali e crocifigge l’io distorto dell’uomo, unitamente alla concupiscenza della carne, del mondo e del Maligno, fasciando tutte le ferite, divenendo in tal modo medicamento e guarigione per la nostra vita.

Io sono il Signore, Colui che ti guarisce“ (Esodo 15, 26).

L’unzione conferisce abbondanza di vita e il Salmo 23 afferma: ”cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca“ ed una coppa traboccante di benedizioni divine rappresenta il risultato di tale celeste unzione dello Spirito del Signore. Dio “unge” coloro che amano la vera giustizia e rigettano il peccato in tutte le sue forme: “Il Tuo trono o Dio dura in eterno; lo scettro del Tuo Regno è uno scettro di giustizia. Tu ami la giustizia e odi l’empietà; perciò Dio il Tuo Dio Ti ha unto d’olio di letizia a preferenza dei Tuoi eguali”; di conseguenza, la vera unzione ci trasforma e ci cambia nell’intimo e la vita rivela la pienezza di tale unzione dello Spirito, mediante la mansuetudine, la dolcezza, l’umiltà. Ogni spiritualismo viene a decadere, perché la Vergine non gradisce che si preghi per poi colpire il fratello alle spalle col tradimento e la calunnia. La vera unzione ci porta la santificazione della vita, portando frutti sempiterni a gloria dell’Altissimo. In altri termini la vita stessa di Cristo è in noi: “siano rese grazie a Dio il quale ci fa partecipare al Tuo Trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro, il profumo della Sua conoscenza nel mondo intero“ (2 Corinzi 2:14). Essere unti infatti significa essere inviati. Usato una volta per alimentare le lucerne, assunse poi un significato del tutto particolare. Come nella lucerna, bruciando, diventava strumento di luce, così, nei riti dell’unzione, l’olio poteva accendere la luce divina in colui che veniva unto. Per questo re e sacerdoti venivano consacrati con la cerimonia dell’unzione e numerosi sono gli esempi narrati nella Bibbia, anche l’altare delle Chiese viene unto d’olio per essere consacrato. L’unzione ci avvicina al divino e con questo significato viene ancora usata in numerose cerimonie della liturgia cristiana come il battesimo e la cresima. Etimologicamente, Cristo vuol dire Unto, di conseguenza l’Inviato. Maria Santissima, ci unge col Suo Olio Santo e Glorioso, per inviarci e renderci testimoni del Suo Divi Figlio e della Sua Parola, visto che ogni battezzato ha diritto ad evangelizzare e portare il Vangelo in ogni ambiente. Le trasudazioni d’Olio Santo avvennero, sin dai primi tempi delle Apparizioni a Mario, da una piccola statua della Vergine di proprietà della famiglia del giovane e, in seguito, dalla statua della Madonna di Fatima, posta nella Cappellina del Giardino Benedetto. La Madre di Dio manifesta così il Suo amorevole soccorso e la Sua materna premura ai Suoi amati figli, ottenendo grazie particolari, mediante la Sua potentissima intercessione, ungendoci con il Suo Olio Benedetto, che, prodigiosamente, trasuda dalla Statua posta nella Cappellina.

 

“Il Mio Angolo Santo, Rifugio delle Anime, Piccola Fatima”.

“Il Mio Angolo Santo, Rifugio delle Anime, Piccola Fatima, Oasi della Pace”.

Il Giardino, nel quale la Santissima Vergine appare ogni cinque del mese, è un terreno di proprietà della famiglia  D’Ignazio, acquistato nel 1992. Apparteneva al Santuario Mariano della “Madonna di Pompei” e, agli inizi degli anni novanta, fu venduto con altri terreni adiacenti a dei privati. La Madonna sembri ami apparire in terreni appartenenti anticamente a Lei, una predilezione manifestata anche in altre Apparizioni, come a Fatima; infatti il terreno della famiglia di Lucia apparteneva anticamente ad un ordine religioso e fu proprio in quel terreno che la Vergine apparve nel 1917. Il Cielo ha scelto quest’ Angolo Santo, per manifestare la Sua infinita Misericordia e per lanciare l’Ultimo Appello alle Nazioni, l’ Appello che conclude il ciclo delle grandi Apparizioni pubbliche nel mondo. Qui avverranno lieti eventi e, come Gesù ha detto, è il luogo in cui si compiranno dei disegni divini e dove si manifesteranno dei grandi segni. Il luogo delle Apparizioni in Contrada Santa Teresa è stato santificato dall’Immacolata e, come Lei stessa ha detto, sarà la Dimora del Suo Cuore in eterno dove le anime si disseteranno a questa sorgente di grazia zampillante.

In merito al luogo delle Apparizioni nel primo messaggio Nostra Signora disse:

Qui si è poggiata la grazia sconfinante del Dio Vivente e tante saranno le grazie che concederò a coloro i quali verranno con fede e umiltà di spirito. Giardino Benedetto del Mio Divin Figlio Gesù: questo luogo sarà la Mia Dimora in Terra e la gente che qui giunge troverà grazia e consolazione”.

Nel secondo messaggio del 7 Agosto 2009 la Vergine Madre disse:

Questo è un luogo di grazia sconfinante, un pezzo di Cielo in Terra“, e il 13 Agosto: Lodate, benedite, ringraziate l’ Eterno Padre per la Mia Venuta in questo luogo d’ amore e di pace. Se voi Mi corrisponderete, conserverò questo luogo santo in eterno facendolo Mia Dimora in Terra”.

In questo luogo l’ Eterno Padre chiama i figli e i figli rispondono “amen”, come disse un giorno la Madre Divina. I cuori induriti dal peccato si pentono e ritornano a Lui, diversi ricevono grazie e benefici spirituali e fisici, liberazioni dallo spirito del male, consolazione nei momenti di prova. Tutti affermano che la presenza della Madonna è tangibile, grazie alla pace che si sperimenta ogni qual volta si varca il cancello. Nel Giardino Benedetto di Maria Santissima lo Spirito Santo è all’opera. San Michele Arcangelo con numerosi Angeli è stato preposto alla custodia del luogo e lo protegge con potenza contro gli attacchi dell’Avversario. Nella terra di Maria Santissima i cuori ritrovano la quiete e, consacrandosi alla Vergine della Riconciliazione, ricevono la gioia della preghiera continua. In riferimento al luogo delle Apparizioni la Santissima Vergine e Nostro Signore rivelarono:

Piccolo Mio, è qui che è discesa la sconfinante grazia della Santissima Trinità e chiunque qui giungerà troverà pace e gioia. Qui ho trovato consolazione per il tanto piangere. Io ti dico: in questo lembo di terra santa si riverseranno le genti d’ogni dove” (13 Agosto 2009).

Il Mio Materno Cuore gioisce nel vedervi riuniti in preghiera ai piedi del sacro ulivo.. Sono venuta qui per raccogliervi sotto il Mio Manto di Madre e per farvi innamorare del Mio Divin Figlio” (18 Agosto 2009).

Oggi desidero preannunciarvi che, da questo giardino benedetto dalla Santissima Trinità, sgorgherà un fiume che attraverserà paesi e città per trasformarli nel Divino Spirito. Sarà il fiume della pace che investirà il mondo intero e lo rigenererà” (21 Agosto 2009).

Figli Miei, per l’amore che nutro per voi, figli diletti, rimarrò a lungo in questa Santa Contrada, nella quale il Mio Cuore ha piantato le Sue “radici“ e vi donerò tanto, sopratutto una fede forte che il Maligno non distruggerà” (3 Settembre 2009).

Io, Madre di Dio, ho scelto questo lembo di terra perché povero e semplice come Betlemme: Dio dimora nelle cose piccole che nessuno considera” (9 Ottobre 2009).

Cari figli, qui a Santa Teresa ho desiderato regalarvi la presenza viva della Mia Persona. Sappiate custodire questo luogo santo con amore, silenzio, devozione” (11 Dicembre 2009).

Che si venga qui a chiedere la misericordia e il perdono di Dio” (18 Dicembre 2009).

Con le Mie Apparizioni a Santa Teresa apro al mondo un varco di luce salvifica. Che gli uomini entrino per esso nel Regno di pace e di amore” (1 Gennaio 2010).

Piccoli di Gesù, è grande il disegno di Dio per questo luogo” (29 Gennaio 2010).

In questo Giardino Io sono costantemente presente e San Michele lo custodisce. E’ grande il mistero presente a Santa Teresa. Che inizino ad aprire gli occhi per vedere il Signore, che si è chinato su questo luogo” (5 Febbraio 2010).

Figli Miei, Santa Teresa, la Mia Contrada, non è un luogo comune, ma uno spazio di grande grazia, nel quale vi domando, col Cuore sanguinante, di scegliere Dio contro Satana” (26 Febbraio 2010).

Cari figli, l’Opera del Signore è continua in questo lembo santo. “Santa Teresa” resterà indistrutta” (5 Marzo 2010).

L’Opera, che ho iniziato a Santa Teresa, si svilupperà nella potenza dello Spirito Santo“ (8 Aprile 2010).

Cari figli, venite qui con il Rosario tra le mani, perché il Rosario vi salverà tutti” (9 Aprile 2010).

Dal Cielo vengo in questo lembo di terra benedetta, per esortarvi alla preghiera e al pentimento. Questo luogo sarà luce per chi non vede più” (16 Aprile 2010).

Tanti prodigi d’amore ho compiuto in questa valle, e tanti ancora ne compirò, affinché ritorniate a Dio. Qui a Santa Teresa il Cielo si è aperto per offrirvi l’Ultimo Avvertimento, prima che sia troppo tardi” (23 Aprile 2010).

Qui Io dimoro a consolazione dei Miei figli bisognosi di conforto e riparo” (30 Aprile 2010).

Nostro Signore: Io sono la Luce che non conosce fine. Io l’Alfa e l’Omega. Ricorda! Questo è il luogo santo, che il Padre ha prescelto, per compiere Disegni Divini” (30 Aprile 2010).

Figlioli, Contrada Santa Teresa è la Mia Contrada, qui il Mio Cuore ha piantatole Sue Radici e per sempre vi resterà. Figlioli, non stancatevi mai di venire in questo luogo santo, che i grandi disprezzano e insultano. Chi insulta questo luogo santo, insulta lo Spirito Santo, che qui è all’opera. Molti segni ancora vedrete, ma il segno più grande è quello della Mia venuta materna” (7 Maggio 2010).

Figli Miei, è tanta la grazia a Santa Teresa ma solo i Miei veri figli possono corrispondere e praticare le Mie Esortazioni. Non allontanatevi dal Mio Giardino, perché qui Io opero, anche quando alcuni figli, dal volto umano ma dal cuore di bestia, credono che non opero. Figlioli, qui Dio ha preparato un banchetto colmo di doni. Sta a voi riceverli o meno. Io, Madre di Dio, dichiaro sacro questo luogo disprezzato dai grandi e ritenuto insignificante dai sapienti di questo mondo“ (18 Giugno 2010).

Cari figli, la grazia del Padre è discesa in questo lembo di terra. Tutto qui è stato santificato. Qui non giungete per caso, ma giungete perché il Padre vi chiama e voi rispondete : amen“ (Rivelato il 5 Luglio 2010 ).

Nostro Signore: Qui vi saranno segni e miracoli a non finire, poiché è il luogo prescelto dal Padre Mio. Santa T eresa, umile Mia terra, segno di vita nuova per tutti. Qui i cuori si apriranno e riceveranno il Mio Spirito, che li colmerà di pace e li guiderà sulle vie delle virtù e dei sacramenti“ (11 Agosto 2010).

Figli Miei, grazie infinite riceverete ogni qual volta qui giungerete per pregare ai piedi del Mio ulivo di pace e di benedizione e l’ombra della perdizione si allontanerà da voi. Continuate a giungere nel Mio Giardino Benedetto e diffondete l’Immagine Santa che Mi rappresenta, nell’Apparizione a Santa Teresa. Cari figli, Santa Teresa, la Mia Contrada, nella quale sono discesa è l’Ultimo Avvertimento, perciò convertitevi, credete al Vangelo, non disperdendovi” (5 Settembre 2010).

Figli Miei, questo luogo benedetto è sotto la Mia potente protezione e l’Arcangelo San Michele veglia su di esso. O voi, che giungete nel Mio Santo Giardino, il Mio manto vi avvolge e vi custodisce da ogni attacco del Maligno” (5 Novembre 2010).

Il Mio Santo Giardino, in cui il Mio Cuore ha trovato consolazione, e dove gli Angeli attendono, pazientemente, l’elevazione di suppliche e canti in onore dei Nostri Santissimi Cuori Uniti, dai quali discendono fiumi di grazia su coloro i quali metteranno piede nel Mio Giardino, mettendosi in silenzioso ascolto del Mio Messaggio di Riconciliazione con l’Eterno. Coloro i quali qui giungeranno con spirito d’umiltà e di fede, otterranno grazie e miracoli a non finire, poiché Io intercederò quale loro Avvocata presso l’Altissimo a loro favore. In questo luogo, disprezzato dai grandi, vi saranno segni nel cielo e sulla terra. Coloro che Mi pregheranno e onoreranno in questo luogo, con i Miei gloriosi appellativi, riceveranno speciali benedizioni e il dono d’una coerente conversione” (28 Febbraio 2011).

E’ per opera dell’ Apparizione di Mia Madre, le ultime sulla Terra, in questo santo luogo prescelto dal Padre Mio, che le Nazioni riceveranno la vera pace e saranno liberate da numerose pene” (Gesù, il 28 Febbraio 2011).

Gioisco nel vedervi raccolti in preghiera in questo luogo santo” (5 Maggio 2011).

Aprite i vostri cuori alla Mia presenza in questa valle benedetta. Figli Miei, Io sono qui ed attendo che le vostre suppliche siano innalzate al Padre del Cielo con abbandono e fede vera, solo così potrò illuminarvi il cammino” (5 Luglio 2011).

Figli Miei, vi ho donato tanto in questo Giardino di pace e di amore e tanto ancora vi donerò” (5 Settembre 2011).

Figli Miei, sono sempre in quest’Angolo Santo e da qui elargisco copiose grazie a coloro i quali giungono con fede e pregano il Mio Rosario, l’Arma Invincibile” (5 Ottobre 2011).

EccoMi.. Io sono venuta ancora una volta, alla Cappellina dell’ ulivo sacro della Mia santa valle col Mio Figlio Gesù, gli Angeli del Paradiso e i Santi del Cielo per volere del Padre Onnipotente ed Eterno. Io sono venuta in questo lembo benedetto per portarvi il Vangelo dell’ Agnello Immolato e col Cuore grondante sangue vi invito a tenerLo sempre alto nella vostra vita” (22 Dicembre 2011).

Cari figli, sulle ali dello Spirito d’ Amore e di santificazione, giungo a voi in questo lembo di terra benedetta, che il Mio santo piede d’ Immacolata ha santificato per Divin Volere” (5 Marzo 2012).

Sono scesa dal Cielo in Contrada Santa Teresa, per strapparvi al Malefico. SeguiteMi. AscoltateMi” (30 Gennaio 2012).

Sono gioiosa figlioli, perchè avete messo piede nel Mio Giardino di pace infinita, avete messo piede in quest’ angolo di Paradiso con vera devozione verso di Me, che vi richiamo all’ unità in Cristo. Qui sentirete la Mia presenza di Consolatrice. Io addolcirò ogni vostra pena!” (5 Maggio 2012)

Figli Miei, l’ Eterna Trinità vi benedice attraverso la Mia presenza in questo lembo di terra benedetta. Io vi attendo qui, ogni 5 del mese, domandandovi di corrisponderMi, di seguirMi, di accoglierMi” (5 Luglio 2012).

La Mia visitazione in quest’ angolo santo è la continuazione del Messaggio di Fatima, ma qui la Visitazione è continua, perché vivete momenti drammatici, dove la fede viene meno” (5 Maggio 2013).

Se a Fatima ho domandato penitenza, qui domando che si attui presto la riconciliazione degli uomini con Dio. Dalla penitenza alla riconciliazione. Se a Fatima apparsi con il Cuore al centro del petto, era per rivelarvi la bellezza d’ un cuore che ha amato Dio più di tutto, affinché lo imitassero. Qui, al Giardino, Mi presento con la Colomba luminosa, lo Spirito Santo, affinché sia al centro d’ ogni vostra attività spirituale” (13 Maggio 2013).

                                                                  Le Opere chieste dal Cielo.

                                                          La Cappellina della Madonna di Fatima

 

La Cappellina è stata eretta sotto l’ulivo delle Apparizioni, in corrispondenza esatta del punto in cui la Santissima Vergine apparve a Mario la prima volta. Ella domandò venerdì 9 Aprile 2010, di erigere una Cappellina, ponendo una statua che La rappresentasse. La statua posta al suo interno, rappresenta la Vergine di Fatima(visto che in questo luogo Ella porta a compimento il Messaggio di Fatima) e porta su di se la teca contenente le Sante Lacrime di Sangue dell’Immacolata, versate il 5 e il 6 marzo 2011. Ella il 9 Aprile 2010, così si espresse:

Mettete una statua che Mi rappresenti, in una piccola Cappellina, che costruirete sotto l’ulivo della benedizione”.

Essa è stata costruita nel mese di maggio dello stesso anno e benedetta unitamente alla statua della Vergine di Fatima da più sacerdoti. La gente nutre profonda devozione verso la Cappellina, sentendo la sconfinante grazia discesa ad opera della presenza viva di Maria Santissima. La Cappellina ha spesso emanato intensi profumi mistici e bagliori. Intorno ad essa, si prega ogni cinque del mese in attesa della Visita della Madonna. Il vetro posteriore ha sopra di se, disegnata una bellissima colomba, proprio a sottolineare l’instancabile azione dello Spirito Santo nell’opera della Madre Divina in Contrada Santa Teresa-Brindisi. La Beata Madre, ogni 5 del mese, appare sempre dinnanzi ad essa.

La Croce della Redenzione

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 La Croce della Redenzione, interamente in legno, viene elevata la prima domenica di Maggio 2011, all’ingresso del luogo delle Apparizioni e in maniera gloriosa, è visibile a tutti anche dall’esterno. Il 22 Aprile 2011, Venerdì Santo, durante la passione del “Piccolo della Quercia”, Gesù annunciò l’ elevazione di tale Croce:
Figlio Mio, in ricordo della Mia Passione, farai innalzare una Croce nel punto esatto che Io ti indicherò”. Il 25 Aprile Nostro Signore, apparendo di fronte l’ingresso del luogo delle Apparizioni, mostrò il punto esatto in cui si eleverà la Croce, promettendo grandi grazie a coloro che sotto di essa si inginocchieranno e invocheranno il Suo Divin Sangue e le Sue Sante Piaghe. Sotto la Croce dell’Agnello Glorioso si invoca la Misericordia di Dio sulle Nazioni, affinché in esse regni la pace e l’unità, scongiurando ogni guerra e calamità. E’ la Croce l’antidoto al veleno del Malefico e ci ricorda il mistero della Redenzione, operato nella pienezza dei tempi da Gesù, Vero Figlio di Dio. Vicino alla Croce della Redenzione si medita la Parola di Dio nel raccoglimento e spesso i fedeli pregano i Misteri Dolorosi del Rosario e la Corona delle Sante Piaghe, rinnovando la loro consacrazione al Sacro Cuore, con la preghiera particolare data dalla Vergine a Mario. La Croce della Redenzione è semplice e spoglia. Accanto ad essa i primi di Ottobre 2012, viene posta una grande statua del Sacro Cuore di Gesù, donata da alcuni pellegrini in devozione al Signore Gesù, apparso in quest’ angolo del Giardino Benedetto.

Dal messaggio del 25 Aprile 2011:
Gesù: 
Io sono il Verbo di Dio, l’Unigenito del Padre. Figlio Mio, Venerdì Santo ti dissi che in ricordo della Mia Passione avresti fatto innalzare su preciso Mio ordine una Croce. Oggi ti chiedo di far elevare una Croce, qui, nel punto esatto in cui Mi vedi. Essa è il Segno del Mio Trionfo e della Mia Vittoria. Coloro i quali pregheranno con fede sotto questa Croce, che riceverà la Mia santa benedizione di Re e Salvatore, riceveranno la pace nelle loro anime e saranno avvolti dalla Mia Misericordia. Sotto la Croce si pregherà in ginocchio, invocando la clemenza del Padre Mio, sulle Nazioni traviate.
Questa sarà la Croce della Redenzione e, per mezzo di questa Croce, le anime riceveranno grazie a non finire, poiché la Mia santa presenza è continua sotto la Croce che qui innalzerai. Ti benedico nel Mio Nome Divino e Santo”. 

Nel messaggio di Martedì 14 Settembre 2010 (Esaltazione della Santa Croce) Gesù disse:
Croce Albero di Vita, Croce Segno di Vittoria, Croce Segno di Vita! In questo tempo l’esercito del male agisce nascostamente creando divisioni e fratture nel Mio Tempio ma non prevarrà, perché lo Spirito la custodisce, anima, nutre. Io, il Santo Giudice del mondo, guardo..Porrò il Mio Segno sulla fronte degli eletti e farò sì che il loro cuore sia colmo di fede e sia sempre in Me Verità Eterna. Il Male vi perseguita e, studiandovi, mira a colpirvi nei punti deboli, perciò divenite forti nel Mio Nome, portando alto lo Stendardo della Croce d’Amore. Vi ho donato Me stesso, immolandoMi sulla Croce, ma voi non avete compreso ed errate cosi immersi nelle tenebre del mondo“.

La Croce è al centro dei Messaggi:

Figli sofferenti nel corpo e nell’anima, figli coronati da pungenti spine e trapassati dai lunghi chiodi del dolore atroce: appassionatevi per Gesù Crocifisso, l’ Uomo dei dolori. Siate a Dio grati per il dono della Croce nella vostra vita, perché la Croce vi santifica, vi avvicina a Dio, essa è condivisione della Divina Passione di Cristo. Voi portate nel cuore le piaghe della santa crocifissione di Gesù, ma un giorno esse diverranno gloriose“ (9 Settembre 2009).

Figli Miei, Io prendo su di Me ogni croce, per condividere i vostri dolori e per poi offrirvi la Luce della Resurrezione” (14 Ottobre 2009).

Figli amati, convertitevi e seguite l’Agnello Gesù, accettando la santa sofferenza come dono” (27 Ottobre 2009).

Non avere paura. Parla per amore della Verità. Io te lo domando a vantaggio del bene delle anime, assetate della Mia Sapienza. Attento, figlio Mio, perché alcune anime che si avvicineranno non sono sincere con te e nemmeno umili. Amano il compromesso e ciò a Me non piace. Dovrai soffrire per loro ma non dovrai ascoltarli. Queste anime non hanno capito quale è la strada da percorrere: quella della Santa Croce” (Nostro Signore il 25 Novembre 2009).

Molti non hanno capito Mio Figlio e con crudeltà l’ hanno appeso ad un Legno, il Legno della Croce. La Croce, allora, divenne il Segno della Salvezza. 
Per i Suoi dolori vi fu concessa salvezza e la pace, e la Porta si aprì per coloro i quali credono nel Suo Nome di Re. Abbiate in mente, ma specialmente nel cuore, l’Immagine di Gesù Crocifisso, perché è Lui la Salvezza dell’umanità. Cari figli, è grande il Suo Sacrificio” (15 Gennaio 2010).

Guarda la Croce, figliolo”. (Mario: Apparve una Croce di legno, alla destra di Gesù. Era avvolta da aloni luminosi)
E’ dalla Croce, Albero di Vita Sempiterna, che il tuo Dio e Signore ti ha redento. Redenzione: sublime progetto di Dio Amore! Medita sulla Croce! 
Medita sul Mio supplizio e non badare più alla durezza di molti, ma presentali a Me affinché li guarisca” (Nostro Signore il 16 Febbraio 2010).

Guardate al Cielo che vi attende e non sentirete più il peso della Croce: esso diverrà leggero. Non allontanatevi dal Mio Giardino, perché qui Io opero, anche quando alcuni figli, dal volto umano ma dal cuore di bestia, credono che non operi” (18 Giugno 2010).

Figli Miei, grazie a piccole anime cariche d’amore e di misericordia i flagelli si fermano e la Coppa della Divina Giustizia viene così sostituita dalla Coppa della Benedizione Celeste. Molti figli non hanno capito quale è la via da seguire e d’amare: la via della Croce! La Croce, figli Miei, è l’Albero che vi ha dato Vita, Vita Eterna. SeguiteMi e pregate! SeguiteMi, perché il Mio compito è quello di portarvi a Gesù” (5 Luglio 2010).

Vi invito a donare voi stessi a Gesù, Lui che vi diede Vita abbracciando la Croce, alla quale molti guardano con sdegno” (26 Luglio 2010).

Croce Albero di Vita. Croce Segno di Vittoria. Croce Segno di Vita. In questo tempo l’esercito del male, agisce nascostamente creando divisioni e fratture nel Mio Tempio.. Porrò il Mio Segno sulla fronte degli eletti e farò si che il loro cuore colmo di fede, sia sempre in Me Verità Eterna” (Nostro Signore il 14 Settembre 2010).

Preghiera alla Santa Croce:

Ti benediciamo, Signore, Padre santo,
perché nella ricchezza del tuo amore,
dall’albero che aveva portato all’uomo morte e rovina,
hai fatto scaturire la medicina di salvezza e di vita.
Il Signore Gesù, sacerdote, maestro e re,
venuta l’ora della sua Pasqua,
salì volontariamente su quel legno
e ne fece l’altare del sacrificio,
la cattedra di verità,
il trono della sua gloria.
Innalzato da terra trionfò sull’antico avversario
e avvolto nella porpora del suo sangue
con amore misericordioso attirò tutti a sé;
aperte le braccia sulla croce offrì a te, o Padre,
il sacrificio della vita
e infuse la sua forza redentrice
nei sacramenti della nuova alleanza;
morendo rivelò ai discepoli
il senso misterioso di quella sua parola:
il chicco di grano che muore nei solchi della terra
produce una messe abbondante.
Ora ti preghiamo, Dio onnipotente,
fa’ che i tuoi figli adorando la Croce del Redentore,
attingano i frutti della salvezza
che egli ha meritato con la sua passione;
su questo legno glorioso
inchiodino i propri peccati,
infrangano la loro superbia,
guariscano l’infermità della condizione umana;
traggano conforto nella prova,
sicurezza nel pericolo,
e forti della sua protezione
percorrano incolumi le strade del mondo,
fino a quando tu, o Padre,
li accoglierai nella tua casa.
Per Cristo nostro Signore. Amen”.

La Via Crucis (2011)

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Statua dell’Apparizione (2011)

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Cappellina di S. Teresa del Bambin Gesù (2013)

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Cappellina di Padre Pio (2014)

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La Cappellina del Sacro Cuore di Maria (2016)

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Tempietto di S. Michele (2017)

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Lo strumento del Cielo.

Mario è un giovane come altri con i suoi pregi e difetti caratteriali e,come ogni persona, si confronta quotidianamente con la vita d’ ogni giorno, cercando di migliorarsi affidandosi alla Volontà Divina. Egli, dal primo giorno delle Apparizioni, ha offerto se stesso per il Trionfo dell’Immacolata Madre, la quale lo invita alla testimonianza e alla preghiera e alla diffusione del Messaggio della Riconciliazione, sperimentando quanto la Parola di Dio afferma: “tutto posso in colui che mi da forza“ (Filippesi 4:13) e le stupende parole del Salmo 106, versetti 13 -14: “Nell’angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte e spezzò le loro catene”. Mario ha avuto molte grazie mistiche nel corso delle Apparizioni della Vergine Maria come l’essere accarezzato o baciato sulla fronte dalla Madre di Dio, ricevendo spesso il Suo abbraccio santo. In più Apparizioni la Madonna gli ha stretto le mani e la sua coroncina, lasciando un intenso profumo di rose freschissime su di essa e rendendo la sua coroncina luminosa. La Vergine usa parole d’ Amore nei suoi confronti chiamandolo spesso bimbo Mio”, “Mio confidente”, “Mio diletto“, “Servo del Mio Trafitto Cuore prossimo a trionfare”, incoraggiandolo incessantemente ad andare avanti nella sua missione. Chi l’ ha osservato nella vita d’ogni giorno, si è accorto della sua estrema semplicità e mitezza d’animo, della sua capacità d’ascolto e d’accoglienza, del suo desiderio di amare e fare amare la Madre di Dio. Diversi sono i sacerdoti e religiosi che a lui si rivolgono, con rispetto e riverenza, chiedendo preghiera e sostegno nel loro ministero. Tali ministri, si si avvicinano al giovane per comprendere umilmente il Messaggio dell’Apparizione. Nel suo operare, quale discepolo del Signore, si nota in lui l’instancabile azione dello Spirito Divino, che lo anima  ininterrottamente nel suo testimoniare e agire. Molti restano colpiti nell’udirlo narrare dell’esperienza straordinaria che vive o argomentare sulla devozione a Maria Santissima e sull’importanza della Consacrazione al Suo Cuore. Diversi increduli e diffidenti, hanno, da subito, creduto nelle Apparizioni, dopo averlo visto e ascoltato, restando disarmati dinanzi alla sua semplicità. E’ ai semplici che Dio si rivela. Mario, modellato nel tempo dai Sacri Cuori, che lo ammaestrano e guidano personalmente, con numerose visioni e locuzioni, cerca di far giungere la Voce del Cielo ai suoi fratelli. Il suo testimoniare è frutto di esperienza e di incontro con Dio Amore. In lui tutti vedono un fratello, un amico capace di ascoltare e accogliere chiunque a lui si rivolga, asciugando spesso le lacrime di chi vive l’esperienza dell’abbandono e del tradimento: un giovane confidente, per strappare alle grinfie del Malefico tante anime, che hanno accolto la sua testimonianza. Mario è solo un veggente, un semplice, che si adopera per la salvezza delle anime, e che narra semplicemente ciò che vive per Divin Volere e per grazia dell’Eterno, un giovane che ha saputo fare della sua vita un offerta a Dio, con gioia e gratitudine. Dovremmo lodare e benedire Iddio per il suo sì alla Chiamata del Cielo. Egli indica la via dei sacramenti e la via delle virtù cristiane come vie di salvezza e vie di intensa unione con Dio Trinità. La sua docilità all’Apparizione della Madre Divina ha operato in lui una profonda crescita cristiana e una trasformazione, sopratutto mediante l’accettazione della Croce di Cristo, che è il suo Stendardo. Continuo è il suo lavoro e la sua dedizione all’Opera di Maria Santissima, affinché sia onorata e amata la Madre di Dio con gli Appellativi rivelati nell’Apparizione, riportando a Dio le anime smarrite nell’oblio della  miscredenza e annunciando il Trionfo del Cuore Eucaristico di Gesù nel mondo. 

Miracoli Eucaristici

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Sin dai primi mesi delle Apparizioni, Mario ha ricevuto dalla Vergine e ,successivamente da Cristo, la Santa Comunione resa visibile ai presenti convenuti nei giorni di preghiera. Essa è discesa miracolosamente dinnanzi a tutti, che hanno visto l’Ostia Divina, poggiarsi sulla lingua del veggente, venendo così ad essere comunicato direttamente da Cristo o dalla Vergine. La prima volta che tale grazie si manifestò ai presenti fu il 13 Novembre 2009, venerdì, giorno delle Apparizioni. La gente vide scendere un’ Ostia luminosa e grande che Mario ricevette dalle mani della Madonna. Ascoltiamo il racconto del confidente del Cielo: “La Madre Celeste apparve in un alone luminoso che L’avvolgeva. Era vestita con un abito celeste con cinta bianca e sul capo portava un lungo velo bianchissimo. Poggiava sulla nube ed aveva un Rosario bianco nel braccio destro. Una Grande Ostia era sospesa al centro del Suo Cuore”.
La Madonna disse:
Piccolo della Quercia ricevi il Santissimo Corpo di Cristo, adorandoLo profondamente. E’ Mio Figlio che vi porto, affinché capiate che è Lui il Sole della vita. Il Mio Messaggio in questo Venerdì d’amore è :Vivere l’Eucarestia. Il 30 Aprile 2010, sarà Nostro Signore a portare la Comunione alla presenza di terzi e questa volta sarà fotografato tale evento di grazia, da una giornalista locale dell’ epoca e le cronache locali riportarono tale segno. Mario: Dopo l’Apparizione della Beata Madre, ero in ascolto dei pellegrini per dare consigli ed esortarli alla preghiera. All’improvviso, vidi il mio Signore vestito d’azzurro profondo. Portava con sé l’Ostia Santa e mi donò la Santissima Comunione Eucaristica. Cristo disse: Sono Io il Verbo del Padre, il Glorioso Salvatore! Vieni a Me, Mio dilett. Io ti delizierò della Mia Pace e ti offrirò Me stesso, quale Pane Vivo che estingue la fame dell’anima. Ricevi il Mio Corpo Santo, adorandoMi profondamente. Mario: A questo punto, Nostro Signore posò la Santa Ostia sulla mia lingua. Una pace mi pervase e, dentro di me, dissi: “Perdonami Gesù, non sono nessuno per ricevere tanta grazia! Purifica la mia vita e rendila ricca della Tua Presenza. Gesù: Figlio Mio, Io ti amo e, per mezzo tuo, attirerò a Me i cuori che a causa del peccato si sono dispersi nelle tenebre. Vedranno la Luce, poiché Io sono la Luce che non conosce fine. Di questi miracoli eucaristici esiste un ampia testimonianza fotografica come pure tutti i segni divini avvenuti al Giardino Benedetto, la gente ne è testimone diretta. Dalle rivelazioni a Mario comprendiamo che la Sacra Particola viene prelevata dai Santissimi Cuori direttamente dai Tabernacoli, visto che l’Eucarestia esiste per virtù della consacrazione dei sacerdoti.
Portando la Comunione a Mario, il Cielo sottolinea l’importanza di nutrirsi del Corpo di Cristo e di mettere al centro di ogni attività l’ Eucarestia. Essa è il Farmaco d’immortalità, per la nostra vita, il Farmaco soprannaturale che la guarisce profondamente. L’Eucarestia è una Persona: Gesù.

Le Sacre Stigmate

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Mario viene chiamato da Nostro Signore Gesù Cristo il Piccolo della Quercia. La Quercia è un albero che simboleggia molto bene la fortezza e la capacità di resistenza contro le avversità. Nel primo Suo messaggio Nostro Signore chiamò così Mario e precisò che della Quercia significa della Croce e ciò in vista della sua dolorosa ma dolcissima partecipazione alle sofferenze di Cristo, attraverso le stimmate ricevute da Mario per la prima volta il 2 Aprile 2010 ai piedi dell’ulivo alla presenza di un sacerdote e di altri fedeli. Era Venerdì Santo. Quel giorno tutti videro Mario ricevere l’apertura delle piaghe, con cospicua sanguinazione. La Vergine disse alla fine di un lungo Messaggio: Lodate e ringraziate Dio, per il segno dei segni datovi nel venerdì dei venerdì“. Nella Sua prima Apparizione, datata 13 Agosto 2009, Cristo disse: Piccolo Mario della Quercia, Io sono con te. Ti chiamo così perché diverrai sempre più piccolo, spoglio di tutto e semplice. Della Quercia significa della Croce, perché la Croce ti accompagnerà lungo la Mia Via Salvifica. Ti benedico nel Mio Divin Nome”. Sempre quel giorno Nostro Signore disse: “Figliolo, un giorno non lontano ti renderò partecipe della Mia Passione e Morte di Croce; ti darò le Mie Piaghe come Dono d’Amore. Esse espieranno i molti peccati e ripareranno le mille offese rivolte alla Santissima Trinità. Esse si apriranno e si chiuderanno senza nessuna spiegazione, perchè vengono da Dio e tutte le cose di Dio non sono comprensibili né scrutabili dall’uomo. Io ti dico: la Mia Croce si poggerà su di te. D’ora in poi Noi del Cielo, ti chiameremo sempre più a dedicarti alla diffusione dei santi Messaggi di Vita e alla testimonianza ed evangelizzazione”. Quel giorno Mario ha visto la Vergine Addolorata-Corredentrice, la quale sosteneva il Crocifisso tra le sue mani. Dal 2 Aprile 2010 sulle mani, sui piedi, sul costato e sulla fronte di Mario si sono aperte delle piaghe profonde e sanguinose per la prima di innumerevoli volte. Da quel Venerdì Santo, il Piccolo Mario della Quercia soffre atroci sofferenze mistiche per il bene delle anime unitamente a sofferenze morali, ma sul suo volto c’è sempre un sorriso di speranza e di consolazione per tutti. Spesso la sua passione è accompagnata da continue visioni di Cristo e assistito da numerosi Angeli, in modo speciale da Barachiel, suo Angelo Custode. In giorni particolari le stimmate si aprono per poi richiudersi, improvvisamente. L’11 luglio 2010 Nostro Signore disse: Anima mia… Sangue del Mio Sangue.. AdoraMi, lodaMi, ripara le mille offese al Mio Sacro Cuore recate. Piccolo della Quercia vuoi unirti a Me nella Passione d’Amore? Mario ha risposto: Sì, Gesù! “ Nostro Signore: Oh, figlio Mio, il tuo sì è pieno d’amore! Il tuo sì è l’Amen di carità! Ecco la Mia Croce: accogliLa“. Mario: “Un dolore atroce mi colpì alle tempie, poi ai piedi, poi alle mani e al costato. Il sangue scendeva abbondantemente. Caddi a terra.. allora apparve l’Angelo Custode a confortarmi”. Nostro Signore Gesù Cristo: Offri le tue pene a Me, il Diletto, il Santo tra i santi, l’Eccelso! Quando tu offri i tuoi patimenti, la Divina Giustizia si placa e i flagelli si fermano. Figliolo, Io gradisco la tua immolazione ma gli stolti la odiano, ben sapendo la potenza dell’ offerta di sé a Dio, quale sacrificio d’ espiazione.. La Mia bocca è amareggiata, poiché Mi danno a bere calici amari.. Mi danno ancora il fiele, come quando ero appeso al patibolo: il fiele dell’ indifferenza, dell’ immoralità, dell’ apostasia! Diverrà dolce solo quando queste anime si pentiranno dei loro crimini e si prostreranno dinnanzi al Mio Santo Altare, chiedendo perdono. SeguiMi, figliolo”. Mario partecipa alle sofferenze di Cristo, bevendo anche i Calici Mistici, i quali gli procurano sofferenze fisiche, che lui offre per i figli ministri e per i Pastori del Gregge Santo. Il 28 luglio 2010, Nostro Signore disse al Suo confidente e messaggero: Desideri partecipare alla Mia Croce? Ai Miei santi dolori e bere i Calici?” Mario: “Sì, Gesù, rendimi partecipe dei Tuoi dolori”. Nostro Signore: Le Mie Piaghe sante e gloriose ora si apriranno sul tuo corpo e sarai unito a Me, nel vincolo della Croce d’Amore. Tu sei la stilla del Mio Divin Sangue e il Mio strumento di grazia. Vieni a Me, Io ti sosterrò e, nel deserto che ti creerò attorno, ti nutrirò del Mio Spirito. Tu “piccola pietra”, sarai Mio per l’eternità! Né riceverai aiuto celeste e benedizioni. AmaMi.. AdoraMi.. Contempla il tuo Signore coronato di spine pungenti, che gli ingrati e bestemmiatori vi hanno conficcato con spietata crudeltà. Sottrai al Mio sacro capo tali spine.. Quanto grande è il tuo amore! Quanto grande è il tuo patire per questa generazione apostata, che con il cieco egoismo si è chiusa a Dio! Vieni a Me… Ora la Mia corona si poggerà su di te, o Mio diletto figlio…” Mario: “Gesù mi sorrise dolcemente e i Suoi occhi sembravano penetrare con misericordia il mio cuore, che palpitava preso da emozioni.. poi la sacra corona di spine straziò il mio capo ed il sangue fluii…”. Gesù: Il dolore, se offerto a Me, L’Eterno, equivale a gioia interiore”. Martedì 16 Febbraio 2010, Cristo disseGuarda la Croce, figliolo”. Mario: Apparve una Croce in legno, alla destra di Gesù. Era avvolta da aloni luminosi… E’ dalla Croce, Albero di Vita Sempiterna, che il tuo Dio e Signore, ti ha redento. Medita sul Mio supplizio. Da Me, l’Agnello Immacolato, sgorga l’acqua purissima della rigenerazione delle anime affrante e assetate di verità! Non si cerchi la verità lontano da Me, poiché Io stesso sono la Verità. Si cerchi Me.. Voglio che tutti si abbeverino alla Mia Sorgente. Ecco la Mia Sorgente, figliolo”. Mario: “Gesù si squarciò il petto e, estraendo il Cuore, mi fece vedere sgorgare tre Ruscelli d’Acqua purissima…” Nostro Signore: Sono i Ruscelli dell’Amore, della Misericordia, della Giustizia. Il Mio Cuore è costituito da Essi. Si venerino il Mio Cuore, le Mie Piaghe, il Mio Sangue, il Mio Volto.. Sono questi i rimedi per i mali del mondo. Voglio strapparvi alla morte, quella eterna per donarvi i Cieli Nuovi e la Terra Nuova. Sto ancora alle vostre porte e attendo che le apriate per accogliere lo Sposo”. Il 4 Giugno 2010, Gesù disse: Vuoi partecipare ai Miei dolori e al Mio strazio?” Mario: Sì, Gesù.. Tienimi nel Tuo Sacro Cuore”. Gesù: Ebbene ,Piccolo Mio, ora la Mia Croce si poggerà su di te come avvenne nel Venerdì dei venerdì. Offriti al Mio Divin Cuore per alleviare le sofferenze che i miserabili peccatori arrecano a Me, ora dopo ora”. Mario: “In quel momemto sentii un atroce dolore alle mani e poi vidi il sangue gocciolare dalle mani…” Gesù: O uomini, il sangue che voi vedete è la catastrofe che vi state attirando e costruendo con il vostro cieco io. L’ egoismo vi rovina, figli Miei. Io vi dico la penitenza, il digiuno, la preghiera, conducono alla salvezza. Confessatevi frequentemente e riceveteMi con più amore e devozione. Noi, Trinità Divina, con Maria l’ Amata Serva della Croce vi stiamo donando i Nostri Cuori”. Il 22 Giugno 2010 Mario: “Il Signore mi chiamò a condividere con Lui i dolori della Croce. Sentii la Sua Voce…poi vidi la grande Luce. Gesù apparve vestito di rosso con la Croce dietro le spalle”. Gesù disse: Sono Io il Re della pace, il Re dell’amore, il Re della gloria… Vuoi partecipare ai Miei dolori?” Mario: “Sì, Signore… Sostienimi”. Gesù: Bimbo Mio, ora le Mie piaghe si apriranno su di te e soffrirai ancora per l’ umanità intera.. Il tuo sì Mi rallegra”. Mario: allora le Sue Piaghe emanarono luce su di me, le piaghe della santa crocifissione si aprirono e il dolore mi buttò a terra. Il sangue scese abbondantemente dalle mani, dai piedi, dal costato, dalla fronte.. Gli occhi si coprirono di sangue e si formò una croce sulla fronte… Il dolore interiore mi straziava… Gesù: Piccolo della Quercia, partecipa alla Mia crocifissione e morte e offriti come vittima d’amore per il tuo fratello. Sii la Mia irradiazione sulla Terra. I tuoi dolori sono pene felici che recano pace e speranza alle Nazioni traviate e alla gente priva di fede. Quando tu offri e dedichi le tue ore all’orazione, sono Io che in quei momenti ti ispiro. Se tu offri e preghi, molti flagelli si fermano perché il Padre guarda le tue pene e per esse si intenerisce e usa Misericordia al mondo, anche se il mondo meriterebbe i più aspri castighi”. Mario: Gesù, sostienimi. I dolori sono atroci”. Gesù: I dolori sono atroci come i peccati sono atroci per Me. Capisci? E’ il peccato che reca pene atroci. Le tue pene sono un dono, ma molte pene degli uomini sono voluti dal suo peccare. “Cireneo” d’ oggi sei tu e porterai le Mie pene nel cuore sino alla fine dei tuoi giorni. Piccola creatura, calpestata e insultata da molti, ma eletta dal Mio Cuore che vuole donarti amore! Imprimo su di te il Mio Sigillo (La Croce). Il 5 Novembre 2010, durante l’ Apparizione pubblica la Santissima Vergine disse: Figliolo Mio, oggi Mio Figlio ha stabilito che tu partecipassi alla Sua Passione.. Vuoi dir si a questo desiderio di Nostro Signore?” Mario: Sì, Mamma”. La Vergine: Figlio Mio, ora le piaghe d’ amore si apriranno e soffrirai ancora nel corpo e nell’anima per aiutare l’umanità alla conversione. Sono piaghe d’ amore perché Dio te le dona nella Sua carità. Sono pene le tue che portano luce e speranza in mezzo alla grande tenebra che ovunque si è diffusa. I chiodi che trapassano il tuo corpo, la sacra corona di spine che ricevi sono un dono del Padre. Figliolo, le tue pene riparano molti oltraggi, sacrilegi, bestemmie. Caro figlio, la Croce che da Venerdì Santo si è poggiata su di te è pesante e dolorosa ma nello stesso tempo gloriosa, perché annuncia il Trionfo dell’ Agnello. Figlioli, lodate la Santa Trinità per il segno dei segni, datovi in questo venerdì di grazia”. Lunedì 20 Dicembre 2010 la Vergine Maria domandò a Mario di soffrire la Santa Passione per il Sommo Pontefice e gli ha detto: Mio amato figlio, Piccolo della Quercia, Io sono la Vergine dei Dolori. Vuoi offrire le tue atroci sofferenze fisiche per il Sommo Pontefice, Vicario di Gesù?” Mario: “Si, Mamma, lo desidero…” La Vergine: Figliolo, grazie alle tue continue pene e penitenze, grazie al sangue che versi in riparazione dei peccati, il Mio Cuore gioisce. Il Santo Padre è solo tra i lupi, tira la barca, soffre. Aiutalo col tuo offrire. Unisciti all’ Agnello Divino e dì “amen” al Padre, “amen” al Figlio, “amen” allo Spirito Santo e l’ “amen” sia sempre più pieno”.  Mario: Mentre la Vergine Maria mi diceva ciò, sentii un atroce dolore sulle spalle, somigliante a dei colpi di bastoni e di spade appuntite per ferirmi in vari punti della schiena…allora gridai in preda al dolore…erano dei gemiti…poi si presentarono degli uomini vestiti da soldati e, prendendomi di forza, mi scaraventarono sulla parete e mi inchiodarono al muro con dei lunghissimi chiodi. Mentre subivo tutto ciò, vidi tanti demoni che si avvicinavano alla gente, che, come con catene di fuoco, veniva trascinata in pozzi fangosi. La gente però risalì da questi pozzi fangosi e brillò di luce, poiché una Pioggia Profumata la lavava completamente. Fu allora che la Vergine disse: Grazie alle tue sofferenze e alle sofferenze del Piccolo Gregge del Padre, le anime, trascinate dal Serpente, si salvano e ritornano ad una vita cristiana. Le sofferenze portano speranza e luce. Ebbene, Mio diletto, offriti e sii crocifisso per amore, perché l’ amore è crocifissione! Affidati al Mio Cuore con queste pene mistiche e invoca Misericordia e Pietà per le Nazioni della Terra. Offri tutto ciò per il Santo Padre, affinché non sia colpito. Offri tutto ciò per i Vescovi, i Sacerdoti, i Cardinali… Bimbo Mio, Io ti sostengo”. Mario: La Vergine rimase a lungo, accarezzandomi il volto…poi tutto scomparve e mi ritrovai a terra in una pozza di sangue, pieno di lividi e ferite, che pian piano scomparirono… Dal Messaggio del 14 Settembre 2011, Gesù: Mio diletto, oggi la Mia Sposa, onora la Mia Santa Croce, lo strumento della salvezza eterna. E’ con la Croce che ho vinto. La tua missione è innanzitutto soffrire i Miei dolori e bere i Calici Misti del Cuore del Padre”. Mario: Mio Gesù, Ti adoro e, contemplando le Tue Piaghe,invoco la Tua Misericordia, la Tua clemenza, la Tua pace sul mondo. Rinnovo il mio si alla Tua Croce”. Gesù: Accolgo, figlio Mio, il tuo sì, che è l’ Amen al Mio Volere Divino. Oggi soffrirai ancora per i figli Ministri che percorrono le vie del mondo, che amano il potere invece del servizio e che indossano maschere d’ ipocrisia, caricando grossi fardelli sui Miei figli. Vieni al Mio Sacro Cuore dal quale si emana la Fiamma dell’ Amore Trinitario. Vieni al tuo Re e Signore. Ricevi la Mia corona di spine pungenti e i chiodi della santa Mia crocifissione”. Mario: Vidi apparire sulla stradella, dietro la Croce della Redenzione, due soldati romani. Uno aveva una frusta con uncini alla fine.. L’ altro aveva dei chiodi, un martello, la corona di spine e la lancia. Gesù mi fissava con occhi d’ amore infinito, chiedendomi di offrire la passione a Lui… Gesù: OffriMi la tua sofferenza, Mia vittima espiatrice che plachi l’ Ira del Padre, fermando i flagelli”. Mario: Ebbe inizio la tortura che per ore mi tolse il respiro e mi lasciò lividi e ferite profonde ovunque. I soldati mi buttarono a terra con forza e, mettendo i piedi sul mio corpo, mi bloccarono nei movimenti. Con la frusta acuminata venni colpito ripetutamente alle spalle, alle gambe, al torace. Il dolore era fortissimo… poi mi misero la corona di spine sulla testa e scesero rivoli di sangue sul volto. I lunghissimi chiodi a colpi di martello entrarono nelle mani e nei piedi…infine, con la lancia, mi venne traforato il costato.. Tra gemiti e silenzi, Gesù parlò ancora: Gesù: Il dolore ti unirà a Me, l’ Unigenito del Padre, nel vincolo dello Spirito d’ Amore che vive nei secoli eterni. Il sangue che tu versi salverà molte anime che erano nel buio del peccato e diversi ministri e consacrati, ritorneranno all’ Ovile sotto l’ ubbidienza del Mio Vicario. Non temere il dolore: amalo e accoglilo, Piccolo Mio! Ti amo e ti benedico, Piccolo Mio servo, nascosto nelle profondità del Mio Cuore d’ Amore”. La Santa Vergine disse a Mario il 12 Novembre 2011: Soffri, Piccolo Mio, per l’ umanità e divieni vittima del Cuore del Padre, adoperandoti per il Trionfo del Padre. Bevi, bevi i Calici Mistici per i Sacerdoti che non seguono il Mio Gesù e che amano il potere. Dio ha amato la povertà. Nella povertà vi ha parlato e s’è fatto uomo. Cosa avete fatto del Vangelo? Lo state cambiando? Immòlati per i figli Ministri che hanno perso la fede e stanno ambendo al potere, al lusso, alla vanagloria, al denaro”. Sulla Passione del Piccolo della Quercia, vi sono testimonianze scritte a conferma della veridicità dei fatti accaduti. Il 5 Marzo 2012 la troupe della trasmissione televisiva “Mistero” riprese la fenomenologia delle stimmate di Mario alla presenza di Sacerdoti e religiosi convenuti all’ Apparizione. Su vari fazzoletti posti sulla sua fronte per asciugare il sangue delle ferite della Coronazione di spine, si impressero delle scritte e delle forme sacre. Su di un fazzoletto vi si formarono le seguenti scritte e immagini: Ave Maria, una Croce, un Cuore e le grosse gocce di sangue, come segno della condivisione che Mario vive coi dolori dell’Agnello Santo. E’ davvero toccante rivivere da vicino la Passione di Cristo, mirando questo giovane, patire le pene della flagellazione e crocifissione, come solo poche anime mistiche sperimentano nel loro cammino spirituale. Il Messaggio di queste pene mistiche è l’ unione con Gesù, attraverso la santa sofferenza.

 

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“La falsa chiesa sarà distrutta”.

Il Segreto del 28 Aprile 2011.